Sommario
Cosa fare dopo una tromboflebite?
Per il trattamento di una tromboflebite persistente, il medico può raccomandare un intervento chirurgico per bypassare la vena. Un’angioplastica, con inserimento di uno stent, consente di mantenere pervio il segmento del vaso sanguigno interessato dal processo flogistico.
Cosa fare per evitare i trombi?
Per prevenire la formazione dei coaguli di sangue alla base della tromboflebite è importante mantenersi attivi. Durante i viaggi aerei è consigliabile alzarsi di tanto in tanto, così come in caso di lunghi viaggi in macchina è consigliabile fare delle soste e camminare un po’.
Come gestire la tromboflebite?
La tromboflebite può essere gestita con diversi trattamenti, che comprendono approcci chirurgici e farmaci, utili per alleviare il dolore e ridurre il rischio di emboli. La condizione, se protratta nel tempo, può causare insufficienza venosa cronica , con edema , dolore, pigmentazione cutanea da stasi e ulcere.
Cosa è tromboflebite migrante?
La tromboflebite migrante (o segno di malignità di Trousseau) è una sindrome paraneoplastica, caratterizzata dalla trombosi ricorrente nelle vene in vari distretti dell’organismo. Fattori di rischio . La tomboflebite ha cause riconducibili a tre principali alterazioni predisponenti, descritte nella triade di Virchow:
Come si tratta la tromboflebite venosa profonda?
Nei casi più gravi, le persone con tromboflebite possono aver bisogno di essere trattate con farmaci per ridurre il gonfiore o trattare eventuali infezioni. In caso di tromboflebite venosa profonda, l’obiettivo della terapia consiste nel prevenire l’embolia polmonare e l’insufficienza venosa cronica.
Come ridurre il dolore e la trombosi venosa profonda?
Durante la deambulazione, un bendaggio elasto-compressivo dell’arto contribuisce a ridurre il gonfiore e le possibilità di complicanze della trombosi venosa profonda: edema, dolore, pigmentazione cutanea e ulcere da stasi. L’attività fisica riduce il dolore e il rischio di trombosi venosa profonda (TVP).