Sommario
Perché si fa la tracheostomia?
La tracheostomia, solitamente, si mette in pratica quando un individuo non riesce più a respirare adeguatamente, a causa di un disturbo di salute o di un’ostruzione delle vie aeree.
Quando si usa il respiratore?
È indicata, in terapia intensiva, nelle gravi insufficienze respiratorie che rischiano di compromettere le funzioni vitali del paziente; nelle prime fasi dopo l’arresto cardiaco, al fine di garantire un’adeguata ossigenazione polmonare e tutte le volte che il paziente ha lesioni cerebrali tali per cui il cervello non è …
Quando si può togliere la tracheostomia?
La rimozione della tracheocannula è processo che deve essere affrontato in tutti i pazienti tracheotomizzati che sono svezzati dalla ventilazione meccanica. Abbiamo già trattato l’argomento nel post del 10/03/2012, con particolare riferimento alla grave cerebrolesione acquisita.
Quando si usa il ventilatore polmonare?
Il ventilatore polmonare viene impiegato nei reparti di terapia intensiva e sub-intensiva degli ospedali, dove sono ricoverati pazienti in gravi condizioni di salute, che necessitano di trattamenti, monitoraggio e supporto continui, allo scopo di mantenere nella norma le loro funzioni vitali.
Quando si fa la ventilazione polmonare?
La ventilazione polmonare viene eseguita sia nei pazienti in terapia intensiva che non possono respirare da soli per diversi motivi (anche, per esempio, a seguito di un trauma), sia nei pazienti che soffrono di particolari patologie respiratorie, quali apnee ostruttive del sonno, asma o malattie neurologiche come la …
Come si chiude una tracheostomia?
Tracheotomia o tracheostomia?
- Tracheotomia: apertura temporanea della trachea (dopo la rimozione della cannula, il foro creato – detto stoma tracheale – si chiude spontaneamente, ripristinando così la respirazione naturale)
- Tracheostomia: apertura permanente della trachea.
Come mangiare con tracheotomia?
Come si mangia con la tracheostomia? Se, all’inizio del ricovero ospedaliero, il paziente tracheostomizzato viene nutrito attraverso un sondino, una volta dimesso dall’ospedale può riprendere in mano la sua vita e anche la sua regolare alimentazione.