Sommario
Cosa succede se non si va a votare?
Una persona che non ha espresso il proprio voto è detta astenuta. Per legge chi consegna una scheda bianca o nulla, a differenza di chi non si reca fisicamente alle urne, ha a tutti gli effetti votato e viene considerato nel calcolo dell’affluenza al voto.
Come si esprime il voto?
L’elettore esprime materialmente il proprio voto su di un foglio prestampato detto «scheda elettorale», utilizzando la matita copiativa che gli viene consegnata; la scheda deve essere compilata in modo riservato all’interno di un’apposita cabina, pena l’annullamento del voto stesso.
Cosa fare se si sbaglia a votare?
Sì, secondo la più recente giurisprudenza, l’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto.
Come contestare una scheda elettorale?
Contro l’esito elettorale è possibile proporre ricorso, che deve essere redatto con motivi specifici che saranno esaminati dal giudice. Il ricorrente può dedurre motivi aggiunti nel caso in cui emergano ulteriori vizi del procedimento nel corso dell’istruttoria.
Quando votare era obbligatorio?
361 del 30 marzo 1957, nel 1993: «art. 4: L’esercizio del voto è un obbligo al quale nessun cittadino può sottrarsi senza venir meno ad un suo preciso dovere verso il Paese[…] 48 della Costituzione (il voto è un dovere civico), ma nella pratica è un diritto anche liberamente non esercitabile.
Quando si perdono i diritti civili e politici?
L’infermità mentale o una condanna per reati gravi può condurre alla loro perdita. L’interdizione dai pubblici uffici è, ad esempio, una pena accessoria, perpetua o temporanea, che include la perdita del diritto all’elettorato attivo, all’elettorato passivo e l’esclusione da ogni incarico pubblico.
Come esprimere le preferenze alle comunali?
Puo’ altresi’ esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nella apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno.
Come si vota in Italia?
le elezioni amministrative, in occasione delle quali si vota per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale; in Valle d’Aosta si elegge contestualmente il vicesindaco e nelle grandi città si vota inoltre per i consigli circoscrizionali.
Chi controlla i seggi elettorali?
La gestione di ogni seggio è affidata a un presidente assistito da uno o più scrutatori; al termine della votazione, le urne vengono sigillate e spedite a un ufficio centrale, dove il funzionario effettua lo scrutinio.
Chi poteva votare prima del 1912?
In Italia il diritto di voto nel 1861 era riservato ai soli cittadini maschi di età superiore ai 25 anni e di elevata condizione sociale. Nel 1881 il Parlamento approvò l’estensione del diritto di voto e fu ammessa anche la media borghesia; inoltre il limite d’età fu abbassato a 21 anni.
Cosa succede se non si raggiunge il quorum alle elezioni?
Quando il quorum non viene raggiunto, la votazione non può avere effetto sulla legislazione, o nessuno viene eletto, e non può perciò cambiare lo status quo.
Chi è escluso dai diritti politici?
È escluso dai diritti politici l’interdetto per infermità o debolezza mentale se è inca- pace di discernimento. A differenza della legge federale quella cantonale permette alla persona interdetta per infermità o debolezza mentale di esercitare il diritto di voto se è accertata la sua capacità di discernimento (art.