Sommario
Chi propone il patteggiamento?
Il patteggiamento (rectius applicazione della pena su richiesta delle parti) è un accordo tra imputato e pubblico ministero per l’applicazione, da parte del giudice, di una pena non superiore a cinque anni di reclusione anche congiunti a pena pecuniaria.
Come funziona il patteggiamento?
IL PATTEGGIAMENTO (art 444 e ss. c.p.p.) è, come ben noto, un accordo tra imputato (o prima ancora, semplice indagato) col Pubblico Ministero, vagliato dal Giudice, che permette di irrogare senza un dibattimento una condanna più mite, e con determinati sconti e premi.
Come si chiede il patteggiamento?
Per patteggiare una pena basta concordarla con il pubblico ministero e sottoporla al giudice, con un’istanza (in fase di indagine) o anche oralmente (nel processo). Se hai paura che i giudici, dopo un lungo processo, potranno condannarti ad una pena troppo alta e non vuoi rischiare, puoi provare a patteggiare.
Qual è il requisito del patteggiamento?
Patteggiamento: requisiti Il patteggiamento è ammissibile a condizione che: ci sia l ’accordo tra imputato e pubblico ministero sulla pena da scontare. Solitamente, è l’imputato che presenta la richiesta e il pubblico ministero che la firma, prestando così il suo consenso;
Quali sono le tipologie di patteggiamento?
Ci sono due tipologie di patteggiamento: tradizionale (o ristretto) se la pena patteggiata non supera i due anni di reclusione; allargato, quando la pena concordata è superiore ai due anni di reclusione ed inferiore a cinque.
Che cosa ottiene l’imputato con il patteggiamento?
In sostanza con il patteggiamento l’imputato ottiene uno “sconto” della pena fino al limite di un terzo, ma rinuncia anche a far valere la propria innocenza.
Come scegliere tra abbreviato e patteggiamento?
La differenza è importante: con l’abbreviato si ha diritto ad uno sconto secco della pena, pari a un terzo della stessa; mediante patteggiamento, invece, si beneficia di una riduzione che può andare al massimo fino a un terzo, ma che potrebbe anche essere inferiore.
Come verificare la presenza di una condanna patteggiata?
Per avere conferma della presenza di una condanna patteggiata, è sufficiente chiedere una visura del casellario 18 per leggere l’iscrizione relativa alla pena concordata. Se, invece, la pena concordata è relativa ad un patteggiamento allargato, allora questa sarà visibile anche sul casellario chiesto dai privati.
Quando può essere richiesto il patteggiamento?
Il patteggiamento può essere richiesto, per i delitti e per le contravvenzioni, quando la penale finale è pecuniaria, anche in sostituzione, o detentiva, sola o congiunta a pena pecuniaria, o a sua volta sostituita, purché non siano superati i due anni di reclusione, o arresto, per il patteggiamento tradizionale, e i cinque anni di
Quando si estingue il delitto oggetto di patteggiamento?
Il delitto oggetto di patteggiamento si estingue dopo cinque anni, mentre la contravvenzione dopo due anni, a patto che l’imputato in tali termini non commetta un delitto, o una contravvenzione della stessa indole, con cessazione di ogni effetto penale, e, in caso di pena pecuniaria o sostitutiva, senza effetto per la successiva sospensione
Qual è la riduzione di pena per il patteggiamento?
La riduzione di pena per il patteggiamento non riguarda le sanzioni amministrative accessorie applicate ex officio, e neppure, nel patteggiamento allargato, le pene accessorie o le misure di sicurezza personali (in tema interessante Cass. Pen., Sez. IV, sentenza n. 34081/2011).