Come si fa la filatura?
Il processo per ottenere un filato è la filatura, per cui occorre preparare la fibra tessile attraverso operazioni di cardatura e pettinatura, che servono a districare e rendere parallele le fibre e disporle prima in nastro cardato e poi stoppino.
In che cosa consiste la filatura?
La filatura è l’insieme delle operazioni che permettono di disporre una massa di fibre (fiocco), inizialmente disordinata, in un’unità di grande lunghezza (filato). Le fibre corte vengono eliminate insieme alle impurità, mentre si selezionano le fibre lunghe, omogenee e setose che appaiono come un nastro più regolare.
Quali sono le fasi della filatura?
La filatura prevede le seguenti fasi:
- Preparazione. Pulizia e depolverizzazione con aria compressa in particolari macchine specifiche.
- Cardatura. Ha lo scopo di orientare le fibre in un’unica direzione (parallele), tramite apposite macchine chiamate carde.
- Pettinatura.
- Stiro.
- Filatura.
- Roccatura.
- Titolazione.
Come si faceva il cotone?
Le fibre di cotone vengono ricavate dalla fitta peluria che avvolge i semi della pianta. Questa peluria è composta da cellulosa. Dalla filatura di questi peli si ottiene il filato di cotone. La lavorazione del cotone inizia con la raccolta dei semi che vengono lavorati seguendo un processo di sgranatura.
Cosa sono la filatura e la tessitura?
La filatura industriale consiste in una serie di lavorazioni eseguite per trasformare le fibre tessili in filati. La tessitura a fili ortogonali La tessitura è un’arte finalizzata alla produzione di tessuti mediante l’intreccio di fili.
Come riconoscere i filati?
Se il filato è in cotone o altra fibra vegetale, prenderà fuoco rapidamente ma sarà piuttosto facile da estinguere. L’odore del fumo sarà quello di erba secca che brucia e prosurrà una cenere bianca. Ricordo en passant che la canapa tessile non è ricca di THC, quindi i suoi fumi non hanno alcun effetto.