Che cosa significa transfert?
transfert In psicologia generale, e con particolare riferimento ai problemi dell’apprendimento, il fenomeno di ‘trasferimento’ che facilita nuove acquisizioni quando altre, specie se strutturalmente analoghe, si siano già verificate.
Come funziona il controtransfert?
Il controtransfert non si manifesta necessariamente con dei sentimenti di amore del terapeuta verso il paziente, ma più che altro con la nascita di sensazioni e emozioni che il terapeuta riconosce proprie e che fanno parte o della relazione che si è instaurata con il paziente o del vissuto di quest’ultimo.
Cos’è il controtransfert culturale?
Il controtransfert è una reazione dello psicoanalista al transfert del paziente. Mentre Freud e Lacan definirono il “controtransfert” come un ostacolo che si frappone nel normale corso di una relazione analitica, gran parte degli analisti postfreudiani hanno espresso una convinzione opposta.
Che cos’è il transfert in pedagogia?
In Pedagogia Clinica il transfert indica l’investimento affettivo che nasce nell’interazione tra specialista e persona in una prospettiva ricca di progetti da formulare e realizzare insieme.
Quando appare per la prima volta il termine controtransfert?
La prima definizione di “controtransfert” (“Gegenübertragung”), nella storia della psicoanalisi, fu formulata nel 1909 da Freud in una lettera inviata a Carl Gustav Jung, in occasione della stesura di una relazione di studi e di sperimentazioni, che precedette di pochi mesi la ufficializzazione del fenomeno nuovo …
Quali sono gli esempi di controtransfert?
Esempi di controtransfert. Alcuni esempi di controtransfert possono riguardare sentimenti che riguardano il processo terapeutico o le emozioni e il vissuto che prova il paziente, e che toccano nervi scoperti del terapeuta.
Qual è il fenomeno del “transfert”?
Il fenomeno del “transfert” riguarda quel sentimento e quelle pulsioni che, a volte, si possono sviluppare nel paziente nei confronti del suo analista, durante un percorso di psicoanalisi. Inconsciamente, Il paziente trasferisce i sentimenti che ha provato in un’altra relazione, ad esempio con i genitori, verso il suo analista.
Come avviene il transfert?
Abbiamo visto che il transfert avviene quando il paziente associa al terapeuta, alcune emozioni e sensazioni del suo passato, attraverso un modello associativo, in modo tale da riversare le sue mancanze e le sue sofferenze sulla persona che in quel momento si trova disponibile e vicino a lui.
Come Freud definì la teoria del transfert?
Freud arrivò a formulare la teoria del transfert durante gli “Studi sull’isteria”, definendola come la relazione che si instaura tra medico e paziente, dove il paziente vede nel dottore delle rappresentazioni spiacevoli (o piacevoli) di ciò che accade durante la terapia.