Sommario
Cosa sono le corporazioni durante il fascismo?
In periodo fascista, dal 1922, si chiamarono c. i sindacati organizzati nella Confederazione nazionale delle c. gli organi dell’amministrazione statale ai quali era attribuita la funzione di collegamento tra le organizzazioni sindacali di uno stesso ramo produttivo o tra una o più categorie di imprese.
Come si può considerare l’organizzazione sindacale durante il fascismo?
«Il sindacalismo deve essere nazionale ma non può essere nazionale per metà: esso deve comprendere capitale e lavoro (…) e sostituire al vecchio termine proletariato, quello di lavoratore ed all’altro, di padrone, la parola dirigente, che più alta, più intellettuale, più grande.»
Chi ha istituito i sindacati?
La prima Camera del lavoro vide la luce a Milano nel 1891 per opera di Osvaldo Gnocchi-Viani. Esse costituirono l’ossatura del movimento sindacale italiano, che nel 1906 diede vita al primo coordinamento sindacale italiano su scala nazionale con la fondazione della Confederazione generale del lavoro (CGL).
Cosa sono i sindacati?
I sindacati sono associazioni libere tra persone che svolgono la loro attività nello stesso settore della produzione o dei servizi, costituite per la tutela degli interessi comuni. I sindacati possono avere un modello organizzativo verticale, che raccoglie gli aderenti in relazione al settore o alla categoria produttiva di appartenenza
Quali sono i sindacati contemporanei?
Più sindacati di categoria possono unirsi per costituire confederazioni o federazioni di lavoratori oppure confederazioni o federazioni padronali. I sindacati contemporanei sono nati verso la metà dell’Ottocento in Gran Bretagna, come reazione degli operai a condizioni di lavoro quasi disumane.
Quali sono le principali confederazioni sindacali?
In Italia esistono quattro principali confederazioni sindacali, che raccolgono dieci milioni di iscritti tra lavoratori attivi e pensionati: la CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro), la CISL (Confederazione italiana sindacati lavoratori), la UIL (Unione italiana del lavoro) e l’UGL (Unione generale del lavoro).