Sommario
Cosa posso fare con i fiori di calendula?
Utile in caso di punture di insetti, ferite, eczemi, dermatiti, foruncoli, irritazioni, arrossamenti e contro il veleno irritante delle meduse, sotto forma di tintura madre in oleoliti o pomate. I fiori di calendula vengono utilizzati anche in campo erboristico per la preparazione di tisane.
Come si fa la tisana di calendula?
Lasciate in infusione 2 grammi di Calendula in una tazza di acqua bollente per circa un quarto d’ora. Bevetelo dopo averlo filtrato e quando sia diventato tiepido. La Calendula viene utilizzata anche per preparare collutori e pomate per curare le emorroidi, in quanto, come abbiamo già detto, è ricca di flavonoidi.
Come usare la crema alla calendula?
La crema alla calendula è indicata per idratare e ammorbidire la pelle secca e screpolata e per lenire le irritazioni della pelle. Potete prepararla e usarla come una normale crema idratante in caso di couperose, psoriasi, eczema, orticaria e scottature causate dall’eccessiva esposizione al sole.
Come essiccare fiori di calendula?
Fateli asciugare in un essiccatore elettrico a 40° fino a completa essiccazione (dalle 10 alle 20 ore, dipende dalla grandezza dei fiori) o su dei graticci in un luogo buio, secco e areato per qualche giorno (almeno 5 o 6). Conservate i fiori in sacchetti di carta o in barattoli di vetro.
Come utilizzare le foglie di calendula?
Le foglie possono essere consumate come le comuni insalate; i boccioli possono usati come sottaceti e possono sostituire i capperi; i petali essiccati sono usati per aromatizzare l’aceto o trasformati in deliziosi canditi.
Cosa è la Calendula officinalis?
La calendula è una pianta erbacea annuale o perenne botanicamente nota come calendula officinalis. Parliamo di una pianta molto particolare che, in botanica, viene definita “polimorfa” in quando la forma di foglie, fusto e fiori può variare. Questa pianta presenta un comportamento ramificato e una radice fittonante.
Come usare la calendula in cucina?
Per quanto riguarda l’uso della calendula in cucina, si possono usare foglie tenere, germogli e capolini per arricchire insalate, minestre, zuppe o per guarnire qualsiasi portata. Attenzione! Per ottenere un olio di calendula di qualità, raccogliete i capolini non ancora aperti e prima della fecondazione dei fiori.
Qual è la calendula selvatica?
Calendula selvatica o calendula arvensis. Non esiste solo la specie C. officinalis, nei campi cresce spontaneamente quella che viene soprannominata calendula selvatica o calendula dei campi. Il nome botanico della calendula selvatica è calendula arvensis.