Come facevano gli antichi a tagliare il marmo?
Per secoli i blocchi furono tagliati partendo dalle fessure naturali della roccia, in cui si spingevano dei pioli che, una volta bagnati, aumentavano di volume forzando il marmo.
Quanto pesa una lastra di marmo?
Per comprendere le potenzialità di questo prodotto basti pensare che il peso medio di una lastra di marmo con spessore 20 mm è di circa 58 kg per metro quadrato mentre il peso medio di una lastra alleggerita è di 16 kg per metro quadrato. È per questo motivo che lo chiamiamo “marmo alleggerito”.
Come funzionavano le antiche unità di misura italiane?
La tendenza era di misurare un terreno in base alla quantità di grano utilizzato per la semina in modo da poterne valutare facilmente il valore. L’unità di superficie risultava perciò scarsamente legata alle unità di lunghezza, come nel caso di Ancona dove si usavano tre diverse some in relazione al tipo di terreno.
Come lavoravano il marmo gli antichi romani?
I marmorarii, gli escavatori veri e propri, inserivano nelle fenditure del masso che si volava abbattere dei cunei di ferro su cui battevano con delle mazze fino a separare quasi completamente il blocco dal monte.
Quali sono i Marmi italiani più richiesti?
I marmi italiani sono tra i più richiesti e lussuosi al mondo. Tra gli esempi più noti citiamo il marmo botticino, il marmo di Carrara, il marmo di Calacatta, il marmo di Siena, il marmo rosso di Verona e il marmo Lasa (bianco o venato, della zona di Covelano, in Altoadige).
Quali sono i tipi di marmi bianchi?
Tra i tipi di marmi bianchi citiamo il Thassos, Pighes, Sivec, Ariston, tra quelli colorati il Kavala grigio, il Levadia e Vytina neri, beige di Mykines e di Giannena, Drama e Tinos verdi, e quelli rosa (Golden, Ptelos, Pilion) o rossi (Rosso Verona, Arabescato Orobico, rosso di Kandia, e rosso di Eretria).
Qual è lo spessore del marmo?
Spessore marmo. Dopo l’estrazione dalle cave e dai bacini marmiferi, il marmo viene messo in commercio sotto forma di lastre, semilavorati di forma, generalmente, rettangolare realizzati con tecniche di taglio differenti. Lo spessore delle lastre di marmo varia da 1 centimetro ad un massimo di 30 centimetri.
Come si usa il marmo a Roma?
Si deve dunque ai romani l’uso del marmo policromo per gli edifici pubblici e poi privati. Tra i primi marmi colorati usati a Roma troviamo quello di Numidia, il giallo antico, nel 78 a.c. a questo si aggiunsero, poi, il Cipollino, l’Africano, il Portasanta ed altri.