Sommario
Cosa pensano gli Egizi sulla morte?
Gli egiziani erano convinti che la vita continuasse dopo la morte, ma solamente a condizione che il defunto potesse disporre : di una solida abitazione; del cibo per nutrirsi e degli utensili per l’uso quotidiano come anfore, monili, vestiti, ecc..; che il suo corpo fosse preservato dal disfacimento.
Cosa conteneva il Libro dei Morti?
Al suo interno erano contenuti testi funerari di varia natura: sia formule magico-religiose che racconti con i quali il defunto avrebbe potuto superare le innumerevoli prove che avrebbe incontrato sul lungo e tortuoso cammino che l’avrebbe portato al cospetto di Osiride.
Perché gli Egizi conservavano i corpi dei defunti?
Nell’antico Egitto si mummificavano i cadaveri dei defunti perché si conservassero integri nell’aldilà. Il corpo fungeva in questo modo da rifugio fisico per l’anima e il morto diventava un essere divino, capace di vivere eternamente.
Perché gli Egizi credevano che dopo la morte ci fosse un’altra vita?
L’idea dell’aldilà per gli egiziani è strettamente legata alla materialità della vita terrena, infatti essi credevano che il corpo per poter rinascere dovesse rimanere integro, ecco quindi il perché della famosa pratica delle mummificazione che, tra l’altro, oltre ad avere una valenza pratica simboleggiava il rito …
Che cosa succedeva presso il tribunale di Osiride?
Se il cuore, gravato da troppe colpe, faceva pendere la bilancia il defunto veniva divorato dalla Dea Ammit, la mostruosa entità preposta alla distruzione dello spirito nel caso di verdetto sfavorevole del tribunale osiriano, e condannato ad essere annullato per l’eternità.
Cosa erano adagiate nei sarcofagi?
1) Grande arca sepolcrale di pietra pregiata e per lo più istoriata e scolpita con bassorilievi o altorilievi, destinata ad accogliere il cadavere. 2) Pietra calcarea orientale alla quale gli antichi attribuivano la facoltà di consumare i cadaveri. Sarcofago.