Sommario
Cosa fare dopo un infortunio sul lavoro?
Rivolgersi immediatamente al medico dell’azienda, se presente, o al Pronto Soccorso, spiegando bene la dinamica di quanto accaduto. Farsi rilasciare dal medico curante il primo certificato medico con l’indicazione della diagnosi e dei giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro.
Come si chiude una pratica di infortunio?
In questo caso, si può chiudere la pratica di infortunio. Per farlo devi recarti dal tuo medico di famiglia, il quale redige un certificato. Tale certificato devi consegnarlo alla sede INAIL oppure a un patronato, i quali si occupano di chiudere la pratica in via definitiva.
Quando pagano l’infortunio?
Dal 5°giorno in poi, l’assegno per l’infortunio sarà erogato dall’INAIL, fino alla completa guarigione del lavoratore. Corrisponderà: al 60% della retribuzione fino al 90° giorno di convalescenza; al 75% della retribuzione dal 91° giorno di convalescenza in poi.
Quanto tempo ho per aprire un infortunio?
Il termine entro cui presentare la denuncia di infortunio sono le 48 ore dal giorno successivo in cui il Datore di Lavoro ha ricevuto dal lavoratore il numero identificato del certificato d’infortunio trasmesso all’INAIL dal medico o dalla struttura sanitaria che ha effettuato la diagnosi.
Quanto tempo ho per riaprire un infortunio sul lavoro?
Infortunio sul lavoro Inail, quante volte si può riaprire A tal proposito ci sono due tempistiche da ricordare. La prima è di 10 anni entro cui effettuare la revisione dalla data di decorrenza della rendita. La seconda è di 6 volte ovvero il numero massimo di casi in cui riaprire l’infortunio nell’arco del decennio.
Chi deve chiudere l’infortunio?
Per chiudere l’infortunio mi rivolgo sempre al medico curante? Grazie. Risposta: Spetta, infatti, al medico dell’INAIL rilasciare apposito certificato di chiusura dell’infortunio.
Quando si può riaprire l’infortunio?
Quando a seguito di un infortunio, l’assicurato è dichiarato guarito con postumi che non raggiungono il minimo per l’indennizzabilità, entro tre anni dal provvedimento Inail, si può inoltrare la richiesta di riapertura infortunio o ricaduta, effettuando la seguente procedura: inviare all’Inail un certificato medico.
Quanto tempo si ha per riaprire un infortunio?
Che giorno paga l’Inail?
un’indennità dall’INAIL dal quarto giorno alla conclusione dell’infortunio sul lavoro pari a: al 60% della retribuzione fino al 90° giorno di infortunio; al 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno fino alla guarigione.
Quanto ci mette ad arrivare un bonifico Inail?
33 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, calcolato secondo i criteri fissati dal d.p.c.m. 22 settembre 2014, risulta pari a n. 5,12 giorni.
Come comportarsi in caso di infortunio?
Se il datore di lavoro non dovesse denunciare all’INAIL l’infortunio, può farlo il lavoratore recandosi presso la sede INAIL competente. Il datore di lavoro deve presentarsi con la copia del certificato rilasciato dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio. Come comportarsi in caso di ricaduta
Come si verifica un infortunio sul lavoro?
Il verificarsi di un infortunio sul lavoro fa sorgere, in capo ai datori di lavoro, specifici obblighi di comunicazione e di denuncia. In particolare, i datori di lavoro devono trasmettere in via telematica all’INAIL, nonché per il suo tramite, al SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro),
Quando deve avvenire la denuncia di infortunio?
La comunicazione deve avvenire entro due giorni dalla ricezione dei dati identificativi del certificato medico. Rispetto a questi ultimi eventi (infortuni sul lavoro che comportano un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni), l’obbligo di comunicazione si considera, comunque, assolto per mezzo della denuncia di infortunio .
Quando deve avvenire la comunicazione dell’infortunio?
La comunicazione deve avvenire nel termine di 2 giorni dalla data del certificato medico che prognostica l’infortunio non guaribile entro 3 giorni. In considerazione della particolare difficoltà in cui può venirsi a trovare il titolare di azienda artigiana al momento dell’infortunio lavorativo,