Sommario
Quando risale la prima testimonianza scritta di produzione del whisky?
La prima testimonianza scritta di produzione del whisky risale al 1405, in Irlanda, nella quale si documenta un decesso per avvelenamento da acquavite. In Scozia invece, il primo reperto risale al 1494 e cita un approvvigionamento di malto da parte del Re ad un frate, con l’ordine di produrre circa 500 bottiglie di acquavite.
Quali sono i processi di elaborazione del whisky?
I processi di elaborazione del whisky sono: macerazione, fermentazione, distillazione, maturazione, miscelazione e imbottigliamento. L’invecchiamento dura alcuni anni (da 2 a 20) in botti di legno, che possono essere di rovere europeo o americano (con circa 1 secolo di età), precedentemente utilizzate per la maturazione del bourbon o dello sherry.
Qual è il distillato del whisky?
Il whisky è un distillato ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali, maturato in botti di legno (generalmente di rovere ). Alcuni cereali, spesso l’ orzo, vengono fatti germinare e trasformati in malto .
Qual è il tempo minimo di maturazione del whisky?
Il whisky viene fatto maturare per alcuni anni (da un minimo di due a un massimo che può superare anche i 20 anni) in botti che di solito sono di rovere. Il tempo minimo di maturazione è determinato per legge dai vari stati in cui viene prodotto.
Che cosa è il whiskey scozzese?
Whisky scozzese. Il whiskey o whisky è un distillato di origine cerealicola, la cui paternità è contesa da anni da scozzesi e irlandesi. Il metodo produttivo delle due scuole risulta essere molto differente, sia per la lavorazione della materia prima la cui natura influenza anche il numeri di distillazioni.
Qual è la percentuale alcolica del whisky?
Il whisky è un distillato con percentuale alcolica che raggiunge il 35-40% vol. E’ quindi logico che (anche nei soggetti privi di complicazioni o patologie) sia indispensabile consumarlo in porzioni quantomeno modeste, ovvero ≤ a 40-80ml/die.