Sommario
Qual è il nome di Dio per i cattolici?
Le Sacre Scritture presentano molti riferimenti ai nomi di Dio, ma i nomi chiave nell’Antico Testamento sono: Dio Che è l’Alto ed Esaltato, El-Shadday e Geova o Yahweh (da ricordare che l’esatta pronuncia è incerta). Nel Nuovo Testamento Theos, Kurios e Pateras (πατέρας, cioè “Padre” in greco) sono i nomi essenziali.
Quali sono i nomi di Dio?
Per correttezza e completezza di informazione, occorre precisare che “nomi” come: Potente, Onnipotente, Eterno, Sovrano, Signore, Divino, Eccelso e tutti quelli sopra elencati, in realtà sono titoli e attributi, non nomi propri.
Come gli ebrei chiamano il loro Dio?
Yahweh
Yahweh. – Nome ebraico di Dio. La forma del nome, che dagli Ebrei non è pronunciato, è nota da adattamenti greci (‘Ιαουαί presso Clemente Alessandrino , ‘Ιαβέ presso Teodoreto).
Perché il nome di Dio non può Essere pronunciato?
Gli ebrei evitavano di pronunciarne il nome per non profanarlo (“non nominare il nome di Dio invano”, terzo comandamento secondo la tradizione ebraica, secondo comandamento secondo la tradizione cattolica), mentre nella Bibbia è reso per iscritto con il tetragramma ovvero dalle lettere prive di vocali e quindi la …
Quando è stato Yahweh promosso a Dio unico?
Dopo il periodo dell’esilio babilonese (VI secolo a.C.) Yahweh risulta con certezza essere stato promosso a dio unico nella religione ebraica, soppiantando definitivamente El (dio supremo delle religioni del Vicino Oriente) e assumendone gli attributi (tra cui gli epiteti El Shaddai, “Dio Onnipotente”, ed El Elyon, “Dio Altissimo”).
Qual è l’identità di Yahweh come unico e universalistico?
L’identità di Yahweh come dio unico e universalistico perché artefice del mondo, da un lato, e come dio nazionale ed etnico, in quanto unico dio cui Israele deve tributare il culto, dall’altro, oscilla tra le due versioni anche in ragione della datazione dei testi biblici e dei diversi contesti.
Qual è il culto di Yahweh e la monarchia?
Yahweh e la monarchia. Nel corso della storia dei due regni, in rari momenti, il culto di Yahweh godette del favore dei monarchi, con tentativi di riforma in direzione yahwista, anche se sempre su incitazione di figure estranee alla monarchia, in particolare dei profeti.