Sommario
A cosa serve il combustibile nucleare?
I combustibili nucleari sono quei combustibili utilizzati in un reattore nucleare che danno luogo a reazioni nucleari a catena. L’ uranio 235 viene utilizzato a diverse concentrazioni: alcuni reattori, infatti, possono utilizzare l’uranio naturale che contiene 235U in ragione dello 0.7%. …
Come sono fatte le barre di uranio?
In ognuno si trovano dei gruppi di 17 X 17 barre, in ognuna delle quali vengono infilate delle pastiglie di Uranio preparate in forma di cilindro retto (o quasi), con altezze e diametri di circa 1-1,5 cm. Queste vengono impilate in guaine rigide fatte di una lega di zirconio, lunghe circa 3 metri e mezzo.
Quali sono i due processi che permettono di creare l’energia nucleare?
Fusione nucleare E’ il processo di autocombustione che permette al sole e alle stelle di splendere.
Dove si trova l uranio 235?
È un metallo bianco-argenteo, tossico e radioattivo; appartiene alla serie degli attinidi ed il suo isotopo 235U trova impiego come combustibile nei reattori nucleari e nella realizzazione di armi nucleari. Tracce di uranio sono presenti ovunque: nelle rocce, nel suolo, nelle acque e persino negli organismi viventi.
Come sono fatte le barre di combustibile nucleare?
Il “combustibile” nucleare è solitamente disposto, all’interno del reattore, in barre. I “combustibili” più comunemente utilizzati sono miscele contenenti un alto contenuto di isotopi fissili. Tipicamente si utilizzano miscele ad alto contenuto di uranio 235 o di alcuni isotopi di plutonio.
Qual è la forma di energia per noi più importante dalla quale scaturiscono le altre?
Oggi i combustibili fossili sono la fonte più utilizzata di energia. La maggior parte (circa l’80%) dell’energia consumata dall’uomo – dall’elettricità al calore usato per riscaldare le case e per i processi industriali – è prodotta attraverso la combustione di petrolio, carbone e metano, soprattutto petrolio.
Come è nata l’energia nucleare?
L’energia nucleare nasce ufficialmente nel 1934 con gli esperimenti portati avanti da un gruppo di scienziati italiani sotto la guida del fisico Enrico Fermi. L’impatto del neutrone con l’atomo di uranio dava luogo alla divisione del nucleo e al rilascio di una quantità considerevole di energia.