Quante ore di lavoro minimo?
40 ore
L’orario normale di lavoro è pari a 40 ore settimanali, per la generalità dei lavoratori dipendenti; l’orario settimanale può essere inferiore, in base alle disposizioni del contratto collettivo applicato. Considerando il lavoro straordinario, non è possibile lavorare, in ogni caso, oltre le 48 ore settimanali.
Quanto vale il part time ai fini pensionistici?
Nel caso del part-time, il montante contributivo viene calcolato sul 33% della retribuzione, dunque molto inferiore a quella del full-time.
Quali sono le ore minime per i contratti part time?
La normativa non prevede, in via generale, un numero di ore minime settimanali per i contratti part time. Tuttavia, alcuni contratti collettivi, come il CCNL Commercio, prevedono che non sia possibile scendere al di sotto di un determinato orario settimanale (nel Commercio, pari a 16 ore).
Quali sono i limiti del lavoro part time?
Il lavoro part time si caratterizza per l’applicazione di un orario inferiore all’orario full time di lavoro. Ma quali sono i limiti di orario da rispettare? C’è anche la formula del part time tra quelle più diffuse in Italia nei rapporti di lavoro di tipo dipendente sia a tempo determinato e sia indeterminato.
Qual è la retribuzione minima di chi lavora part time?
La retribuzione lorda minima è prevista nello specifico CCNL di riferimento. Lo stipendio previsto in busta paga quindi, non può essere inferiore a quello stabilito nel contratto collettivo nazionale (minimi tabellari). Lo stipendio di chi lavora part time inoltre, prevede gli stessi diritti di chi lavora full time.
Qual è la durata del contratto part time?
Durata. Il contratto part time può essere a tempo determinato quando prevede una specifica scadenza, oppure a tempo indeterminato quando non è prevista alcuna scadenza. Tale caratteristica deve essere sempre specificata nel contratto.