Sommario
- 1 Quali sono le pratiche ingannevoli?
- 2 Cosa si intende per pratica commerciale scorretta?
- 3 Quali sono le pratiche commerciali?
- 4 Quali sono le pratiche commerciali aggressive?
- 5 Quali sono i diritti del consumatore sanciti dal Codice del consumo?
- 6 Cosa tratta l’articolo 2 del d lgs 206 2005 Codice del consumo?
Quali sono le pratiche ingannevoli?
È considerata ingannevole una pratica commerciale che contiene informazioni non rispondenti al vero che seppure di fatto corretta, in qualsiasi modo, anche nella sua presentazione complessiva, induce o è idonea ad indurre in errore il consumatore medio riguardo ad uno o più elementi indicati all’art.
Cosa si intende per pratica commerciale scorretta?
Le pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori e delle micro-imprese. La pratica commerciale è scorretta quando, in contrasto con il principio della diligenza professionale, falsa o è idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio che raggiunge o al quale è diretta.
Quali temi sono trattati dal D Lgs 206 2005 Codice del consumo?
l’informazione al consumatore e la pubblicità commerciale; la regolarità formale e sostanziale dei contratti in cui è parte il consumatore, la promozione delle vendite ed il credito al consumo; le associazioni dei consumatori e l’accesso alla Giustizia.
Chi è il consumatore medio?
CONSUMATORE MEDIO: membro medio del gruppo di consumatori cui è rivolta una campagna promozionale o un’azione commerciale da parte del professionista. Ad esempio: “Una pubblicità in una rivista per adolescenti promette possibilità di impiego straordinariamente rosee a chi parteciperà ad un corso di moda.
Quali sono le pratiche commerciali?
Con “pratiche commerciali” si intende ogni attività legata alla promozione, vendita o fornitura di beni o servizi ai consumatori: qualsiasi azione, omissione, condotta, dichiarazione o comunicazione commerciale, compresi la pubblicità e il marketing.
Quali sono le pratiche commerciali aggressive?
Sono definite pratiche commerciali aggressive quelle che, nella fattispecie concreta e tenuto conto di tutte le caratteristiche e le circostanze del caso, mediante molestie, coercizione, compreso il ricorso alla forza fisica o ad un indebito condizionamento, limitano o sono idonee a limitare considerevolmente la …
Cosa può determinare che una pratica commerciale sia ritenuta scorretta?
Una pratica commerciale è scorretta “se è contraria alla diligenza professionale[3] ed è falsa od idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge od al quale è diretta” (art.
Quando una pratica commerciale e scorretta e pertanto è vietata?
L’art. 20 cod. cons. vieta le pratiche commerciali scorrette; una pratica diventa scorretta e perciò illegale se è contraria alla diligenza, ed è falsa o idonea a falsare il comportamento economico del consumatore che essa raggiunge, inducendolo a prendere una decisione che non avrebbe altrimenti preso.
Quali sono i diritti del consumatore sanciti dal Codice del consumo?
I diritti fondamentali riconosciuti, sono: la tutela alla salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi. Il diritto a un’adeguata informazione e a una corretta pubblicità. Il diritto all’esercizio delle pratiche commerciali secondo i principi di buona fede, correttezza e lealtà.
Cosa tratta l’articolo 2 del d lgs 206 2005 Codice del consumo?
2. Ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i diritti: f) alla promozione e allo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti; g) all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.
Chi è il professionista nel Codice del consumo?
c) professionista: la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale (3) o professionale, ovvero un suo intermediario; d) produttore: fatto salvo quanto stabilito nell’art.
Quali sono i consumatori primari?
Consumatori primari: sono tutti quegli organismi che si alimentano di sostanze prodotte da altri organismi e perciò sono detti eterotrofi. Consumatori secondari: comprendono tutti gli animali che si nutrono di consumatori primari, come i pesci e i grandi predatori.