Sommario
Quali sono i fattori di virulenza dello streptococco?
Nella parete sono inoltre presenti carboidrati gruppo-specifici, peptidoglicani e polisaccaride C. Oltre a quelli appena elencati, tra i fattori di virulenza dello streptococco ricordiamo anche le esotossine (streptolisina O, streptolisina S e tossina eritrogenica) e gli esoenzimi (ialuronidasi, DNAsi, streptochinasi e NADasi).
Come sono classificati gli streptococchi?
Classificazione generale Gli streptococchi possono essere classificati secondo due criteri: comportamento su terreni agar sangue (parametro: capacità emolitica) struttura antigenica (in questo caso, la classificazione è eseguita all’interno del gruppo degli streptococchi beta emolitici)
Qual è la temperatura ideale per la crescita degli streptococchi?
La crescita degli streptococchi in terreni agar sangue sembra essere favorita dall’incubazione in atmosfera di CO 2 al 10%, e dalla temperatura di 37°C. Solo gli streptococchi di tipo D (analizzati in seguito) richiedono temperature variabili da 15° a 45° C, anche a concentrazioni elevate di Sali (6,5%). Classificazione strutturale
Come avviene il contagio dello streptococco?
Come avviene il contagio. Il contagio dello Streptococco avviene per via aerea, attraverso la dispersione della saliva, poiché è un batterio che si trova nel naso e nella gola e si diffonde facilmente tra gli individui adulti e bambini.
Quali sono i tipi di streptococco?
Tipi di streptococco (gruppo A e gruppo B) Tra i tipi A, rientra lo streptococco beta-emolitico, o pyogenes, che può dare sintomi diversi e manifestazioni più o meno gravi. Gli streptococchi sono stati classificati in varie tipologie, secondo criteri chimici e strutturali.
Come si manifesta lo streptococco e i reni?
Streptococco e reni . Quando lo streptococco piogene arriva a livello del rene, può instaurarsi la glomerulonefrite (infiammazione dei reni). La sindrome nefritica acuta si sviluppa da un’infezione cutanea o tonsillare, soprattutto nei bambini di età tra i 2 e i 14 anni. Purtroppo, circa la metà delle persone con glomerulonefrite è