Sommario
Quale rischio presentava la retorica?
Il grande problema della retorica è la relatività della verità: il problema non è che la verità non c’è, ma che è relativa alle situazioni. La verità, inoltre, in sé non è efficace, può esserlo con convenzioni precise e ci sono casi in cui non lo è, per esempio nei conflitti in cui è la prima vittima della guerra.
Quanti tipi di stile esistevano secondo la retorica classica?
Secondo la critica, le tre cantiche corrisponderebbero ai tre stili umile, elegiaco e tragico, deducendo ciò dalle stesse dichiarazioni dell’Alighieri nel corso del sommo poema.
Come si intende la retorica?
In termini generali, la retorica può essere intesa come un metodo di organizzazione del linguaggio naturale, non simbolico, secondo un criterio per il quale ad una proposizione segua una conclusione. Lo scopo della retorica è la persuasione, intesa come approvazione della tesi dell’oratore da parte di uno specifico uditorio.
Quali sono i stili della retorica classica?
L’espressione varia a seconda degli argomenti e della situazione in cui il discorso deve essere pronunciato. Per questo motivo, la retorica classica distingue tre stili ( genera elocutionis ): nobile o sublime ( genus sublime o grave ), umile ( genus humile o tenue ), medio o moderato ( genus medium ).
Chi sono i padri della retorica?
Corace e il suo discepolo Tisia vengono sovente indicati come i «padri» della retorica, sebbene la testimonianza di Cicerone ci informi che essa doveva essere conosciuta in Sicilia fin da tempi remoti: il loro merito sta dunque nell’aver teorizzato «con metodo e precettistica» quella che era un’antica pratica.
Come è strutturata la retorica giudiziaria?
Con particolare attenzione alla retorica giudiziaria, la retorica classica ha formulato uno schema per strutturare i discorsi, il quale può essere seguito rigorosamente o meno. L’orazione prevede quattro parti, nell’ordine: exordium, esordio, tentativo di accattivarsi l’uditorio delectando e movendo con ornamenti;