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Perché si chiama pecorino di fossa?
Il formaggio di Fossa D.O.P. è uno dei pecorini più famosi al mondo, ha origini molto antiche risalenti al XV secolo e veniva così chiamato perché, insieme ad altre derrate alimentari, veniva appunto infossato. Ad ideare questo metodo di conservazione fu la famiglia Malatesta nel XIV secolo.
Dove producono il formaggio di fossa?
La terra del formaggio di fossa si estende da Talamello, in provincia di Rimini, passa per Sogliano, e arriva al confine con le Marche fino alle valli del Montefeltro e del Metauro.
Quando si toglie il formaggio di fossa?
Il periodo d’infossatura varia da un minimo di 80 a un massimo di 150 giorni: tradizionalmente la sfossatura avviene il giorno di Santa Caterina, il 25 novembre, quando a colpi di scalpello e di mazzetta, la bocca della fossa viene liberata dalla copertura.
Che sapore ha il formaggio di fossa?
Il formaggio di fossa ha un sapore singolare dal dolce al piccante e un odore ricco di aromi di legno, tartufo, muschio e cambia forma assumendo una sezione quasi rettangolare.
Quale formaggio in gravidanza?
In buona sostanza sono perfetti: il parmigiano – per assicurarsi la giusta quantità di calcio giornaliera basta inserire nella propria alimentazione un pezzetto di parmigiano ogni giorno. i formaggi a pasta dura, come la Fontina, Provolone dolce, Cheddar, pecorino, Asiago, formaggio svizzero.
Come mantenere il formaggio di fossa?
Il Formaggio di Fossa viene venduto in confezione sottovuoto, a lunga scadenza, da conservare in frigorifero a 4-6°C; una volta aperto, va avvolto in un canovaccio di cotone asciutto e riposto nella parte meno fredda del frigorifero per preservarne le caratteristiche organolettiche.
Come degustare il formaggio di fossa?
In particolare, il Formaggio di Fossa si potrebbe gustare anche da solo o in abbinamento al miele, ai fichi caramellati o al “savor”. Famoso ed apprezzato per il suo sapore inconfondibile, in cucina si presta ad essere utilizzato anche come ingrediente.