Sommario
Cosa significa +IVA?
Acronimo di Imposta sul valore aggiunto, è un’imposta adottata nel 1968 da parte di numerosi Paesi nel mondo. Si tratta di un contributo richiesto ed applicato sul valore aggiunto di ogni fase della produzione, di scambio di beni e servizi.
Perché paghiamo l’Iva?
Sono pensate per mettere in sicurezza “il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica”3 individuati dal governo e concordati in sede europea: vengono tipicamente introdotte dalle Leggi di Bilancio per gli anni seguenti, salvo poi essere disinnescate dalle Leggi di Bilancio successive nell’imminenza dell’entrata …
Quale la differenza tra imposta e tassa?
La distinzione tra imposte e tasse va individuata nel tipo di spesa pubblica che vanno a finanziare. Le entrate destinate a finanziare le spese indivisibili sono “imposte”, quelle destinate a finanziare spese divisibili sono tasse.
Quando non si paga l’Iva?
Chi ha un volume d’affari inferiore ai 7.000 euro viene esonerato dal pagamento dell’Iva, mentre per tutti gli altri si applica un sistema forfettario per la determinazione dell’imposta pagata ai fornitori (si applicano delle percentuali di compensazione) e non analitico come avviene normalmente.
Come si chiama l’IVA in Germania?
Mehrwertsteuer
L’IVA in Germania si chiama “Mehrwertsteuer”, parola che indica un’imposta sul valore aggiunto. L’IVA è stata introdotta in quella che all’epoca era la Germania Ovest, successivamente alla legislazione europea introdotta nel 1968. Nella sua forma attuale, l’aliquota IVA tedesca esiste da quest’anno.
Quante l’IVA in Francia?
In effetti aliquote Iva in Europa più basse delle nostre sono applicate, Gran Bretagna a parte, anche dalla Germania che le ha bassissime: ridotta al 7% e standard al 19%. Ma anche dalla Francia: l’Iva in Francia è al 10% (ridotta), come noi, ma la standard è al 20%, due punti in meno dell’Italia.
A cosa si applica l’Iva?
L’IVA è un’imposta generale sui consumi, il cui calcolo si basa solo sull’incremento di valore che un bene o un servizio acquista a ogni passaggio economico (valore aggiunto), a partire dalla produzione fino ad arrivare al consumo finale del bene o del servizio stesso.
Che cosa colpisce l’Iva?
L’IVA è un’imposta generale perché colpisce tutti i contribuenti, senza alcuna distinzione. L’IVA, infine, è un’imposta sui consumi poiché il suo meccanismo applicativo (imposta plurifase a valore aggiunto) finisce col gravare esclusivamente sul consumatore finale.
Cosa sono le imposte esempio?
Partiamo dal definire cosa sono le imposte: si tratta di una prestazione obbligatoria di denaro dovuta dai contribuenti, in relazione alla propria capacità contributiva, in favore dello Stato o di altri Enti Pubblici territoriali. Sono imposte, ad esempio, l’Irpef, l’Ires o l’Irap.
Quale sono le imposte?
Imposta diretta e imposta indiretta Si dicono imposte dirette quelle che colpiscono direttamente il reddito o il patrimonio del contribuente; mentre si definiscono imposte indirette quelle che colpiscono determinati fattori che presuppongono una certa agiatezza del contribuente.
Chi non è soggetto all IVA?
Il saldo dell’imposta sul valore aggiunto è dunque rappresentato dall’Iva che il commerciante ha ricevuto dal consumatore finale, al netto di quella versata per acquistare le materie prime. Quindi, da un punto di vista effettivo, chi non paga l’Iva è il commerciante e chi la paga è il cliente.
Quali sono le operazioni escluse dall IVA?
Il classico esempio di operazioni non imponibili IVA sono le cessioni all’esportazione. In questo caso, infatti, manca il presupposto territoriale (l’operazione IVA è realizzata al di fuori del territorio dello Stato) ma sorgono tutti gli obblighi formali e sostanziali previsti dalla normativa IVA.
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