Sommario
Cosa si ottiene dalla prova di resilienza di Charpy?
La prova di resilienza è in grado di dare indicazioni sulla resistenza agli urti attraverso l’assorbimento di energia.
Cosa misura il pendolo di Charpy?
Il pendolo di Charpy è una macchina utilizzata per misurare la resilienza di un materiale. Consiste in una pesante mazza vincolata ad una sua estremità. L’estremità libera della mazza viene invece portata ad una certa altezza H e viene fatta cadere per gravità.
Quali sono i tipi di provetta Charpy?
l’intaglio delle provette può essere:
- V profondo 2 mm come da UNI EN 10045/1;
- U profondo 5 mm come da UNI EN 10045/1;
- “Key hole” (buco di chiave), profondo 2 mm come da UNI EN 10045/1;
- U o “Mesnager” profondo 2 mm come da UNI EN 10045/1;
Come funziona la prova di resilienza?
È una prova distruttiva in quanto provoca la rottura del provino in esame. Si esegue mediante il pendolo di Charpy. L’energia assorbita dipende anche dalla temperatura del provino: le basse temperature diminuiscono la capacità di assorbire energia e quindi la resilienza diminuisce.
Quanto pesa il pendolo di Charpy?
0-150 J (Charpy) divisione 0,5J; 0-165 J (lzod) divisione 2,5J. Peso: 390 kg.
Cosa si misura con la resilienza?
La resilienza è una proprietà meccanica, definita come l’energia assorbita da un corpo in conseguenza delle deformazioni elastiche. In ingegneria, viene misurata come la capacità di un materiale di resistere a forze dinamiche, ovvero ad urti, fino a rottura, assorbendo energia con deformazioni elastiche e plastiche.
Quali sono le dimensioni di una provetta utilizzata nella prova di resilienza?
La provetta ha dimensioni: quadrato di base 10 mm, lunghezza 55 mm. La provetta viene messa, per eseguire la prova tra due sostegni e sono distanti 40 mm, poco più piccoli della provetta. La mazza può essere di 15 o 30 kg.