Sommario
Cosa può avere la persona che soffre di epilessia?
La persona che soffre di epilessia a cui sia riconosciuta un’ invalidità totale (100%) può avere diritto anche all’ indennità di accompagnamento, misura che ha come scopo quello di sostenere economicamente la persona affetta da grave patologia.
Quali sono le nuove diagnosi di epilessia?
Tuttavia, alcuni studi in Paesi a basso e medio reddito suggeriscono che questi numeri sottostimino molto il problema, che interesserebbe tra le 7 e le 14 persone su 1000. A livello globale, si stimano circa 2,4 milioni di nuove diagnosi di epilessia ogni anno.
Qual è la diffusione dell’epilessia attiva?
La diffusione (prevalenza) dell’epilessia attiva (ossia la presenza di convulsioni permanenti o necessità di cure) è compresa tra i 4 e i 10 casi ogni 1000 persone. Tuttavia, alcuni studi in Paesi a basso e medio reddito suggeriscono che questi numeri sottostimino molto il problema, che interesserebbe tra le 7 e le 14 persone su 1000.
Qual è il punto di partenza per l’epilessia?
Diagnosi. Il punto di partenza per accertare (diagnosticare) l’epilessia sarà un attento esame dei disturbi (sintomi), la raccolta della storia relativa allo stato di salute della persona colpita, il racconto di ciò che è avvenuto nei momenti immediatamente precedenti la comparsa della crisi, durante il suo sviluppo ed al suo termine.
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La persona che soffre di epilessia a cui sia riconosciuta un’invalidità totale (100%) può avere diritto anche all’indennità di accompagnamento, misura che ha come scopo quello di sostenere economicamente la persona affetta da grave patologia.
Come si arriva alle prestazioni per invalidità civile?
Come abbiamo spiegato, alle prestazioni per invalidità civile si arriva grazie ad un punteggio in percentuale che viene assegnato in base a delle tabelle ministeriali. Come vedrai in seguito, queste tabelle indicano, a seconda delle patologie, un valore fisso oppure un valore minimo e massimo, variabile a seconda dello stadio della malattia.
Qual è la percentuale fissa di invalidità?
L’epilessia localizzata, invece, non ha una percentuale fissa di invalidità in caso di crisi settimanali o quotidiane, ma varia da una minima del 91% al una massima del 100%. Le convulsioni sotto trattamento che si verificano annualmente o mensilmente prevedono un’invalidità fissa rispettivamente del 10% e del 41%.
Quali sono le prime testimonianze sull’epilessia?
Le prime testimonianze sull’epilessia sono state ritrovate in documenti risalenti al 4000 avanti Cristo (a.C.). La parola epilessia deriva dal greco epilambanein che significa essere colti di sorpresa e sta a rappresentare l’imprevedibilità della crisi epilettica con la sua comparsa improvvisa.
Quali sono le forme di epilessia genetica?
Una delle forme di epilessia genetica è l’epilessia benigna dell’infanzia, chiamata anche epilessia rolandica, che ha la caratteristica di manifestarsi nelle ore notturne o in quelle che precedono il risveglio. Un’altra forma di epilessia genetica è l’epilessia mioclonica dell’infanzia, caratterizzata dalla comparsa di intensi spasmi muscolari.