Sommario
Cosa non mangiare con tamoxifene?
È consigliabile invece evitare carni rosse e conservate, fritti, formaggi grassi, dolciumi, farine raffinate, cibi speziati, bevande zuccherate e contenenti caffeina, agrumi ed alcolici.
Quando è meglio assumere tamoxifene?
Il tamoxifene si somministra solitamente dopo la conclusione della chemioterapia. Il tamoxifene si somministra spesso prima dell’intervento allo scopo di ridurre le dimensioni del tumore in modo che sia possibile limitare l’asportazione al solo nodulo anziché estenderla a tutta la mammella ( mastectomia ).
Cosa può causare il trattamento con tamoxifene?
Il trattamento con tamoxifene può causare disturbi visivi, visione annebbiata, perdita di acuità visiva, cataratta, alterazioni della cornea e patologie della retina. Patologie epatobiliari. Il tamoxifene può causare alterazioni dei livelli di enzimi epatici nel circolo sanguigno e favorire l’insorgenza di ittero. Altri effetti collaterali
Qual è la dose raccomandata di tamoxifene?
In ogni caso, la dose di tamoxifene abitualmente utilizzata è di 20 mg al giorno, da somministrarsi in due dosi frazionate o in una singola dose giornaliera. La dose può essere aumentata fino a 40 mg di principio attivo al giorno. Questi dosaggi possono essere utilizzati anche in pazienti anziane.
Come si usa il tamoxifene in premenopausa?
Quindi in premenopausa dopo un intervento si hanno diverse opzioni. La prima è utilizzare il tamoxifene da solo. La seconda è l’exemestane abbinato a un farmaco che blocca il ciclo mestruale e induce una menopausa farmacologica. Ultima opzione il tamoxifene abbinato all’ analogo LH-RH.
Come si usa il tamoxifene in gravidanza?
Poiché il tamoxifene può causare gravi danni al feto, le donne in gravidanza non devono assumere il farmaco. Non è noto se il tamoxifene viene escreto nel latte materno, pertanto, le madri che allattano al seno non devono cominciare il trattamento con il farmaco. Controindicazioni. L’uso di tamoxifene è controindicato nei seguenti casi: