Sommario
Cosa fanno i clorofluorocarburi sull ozono?
Cl+O3 = ClO + O2 La molecola di monossido di cloro (ClO) quando incontra un’altra molecola d’ossigeno (O) si scinde, liberando nuovamente il cloro (Cl), che è libero di “distruggere” un’altra molecola di ozono (O3) realizzando così il ciclo catalitico del cloro.
Cosa causano i clorofluorocarburi?
Dagli anni Ottanta sappiamo che i CFC sono i principali responsabili dell’assottigliamento della fascia di ozono, il gas che avvolge il nostro pianeta e che contribuisce a proteggerlo dai raggi solari ultravioletti, tra i più dannosi per la vita sulla Terra.
Come si distrugge ozono?
Il cloro così liberato in atmosfera porta alla distruzione dell’ozono presente nella stratosfera. Esso, e analogamente altri alogeni come il bromo, reagisce infatti con l’ozono (O3) estraendo da esso un atomo di ossigeno per formare monossido di cloro (ClO·) e ossigeno molecolare (O2).
Quali sono le sostanze che riducono l ozono?
Quali sono le sostanze ozono lesive?
- Clorofluorocarburi (CFC)
- Altri clorofluorocarburi.
- Halon.
- Tetracloruro di carbonio (CTC)
- Tricloroetano (TCA)
- Bromuro di metile (MB)
- Idrobromofluorocarburi (HBFC)
- Idroclorofluorocarburi (HCFC)
Quando si è chiuso il buco dell’ozono?
Il buco dell’ozono antartico da record del 2020 si è finalmente chiuso alla fine di dicembre, dopo una stagione eccezionale a causa delle condizioni meteorologiche naturali e della continua presenza di sostanze che riducono lo strato di ozono nell’atmosfera.
In quale dei seguenti strati atmosferici vengono bloccati i raggi ultravioletti?
L’ozonosfera è situata tra 15–35 km di altitudine, e corrisponde alla parte bassa della stratosfera. In questa zona parte delle radiazioni UV solari vengono filtrate dalle molecole di ozono, causando un innalzamento della temperatura intorno ai 35 km di altezza dalla superficie terrestre.
Cosa prevedeva il protocollo di Kyoto?
Il protocollo di Kyoto prevede che i paesi debbano raggiungere i propri obiettivi di riduzione principalmente attraverso misure nazionali. Tuttavia, il protocollo consente di ridurre le emissioni di gas a effetto serra attraverso dei meccanismi basati sul mercato, i cosiddetti “Meccanismi Flessibili”.