Sommario
Cosa fanno gli antiandrogeni?
Gli antiandrogeni sono farmaci che bloccano l’interazione tra l’ormone sessuale maschile e questi recettori, inibendo così la crescita del tumore. Provocano meno disturbi di erezione, ma più dolore a livello mammario rispetto agli agonisti dell’LHRH.
Quali sono i farmaci antiandrogeni?
Esempi
- Spironolattone.
- Ciproterone acetato.
- Flutamide.
- Ketoconazolo.
- Finasteride.
- Bexlosteride.
- Izonsteride.
- Turosteride.
Quando una donna produce estrogeni?
Durante il ciclo mestruale, i livelli di estrogeni raggiungono il loro picco dopo la fine della mestruazione, vengono prodotti dal follicolo dominante e a loro volta inducono il picco di LH che provoca l’ovulazione.
Quali sono i progestinici antiandrogeni?
I progestinici (levonorgestrel, desogestrel, gestodene, norgestrel, drospirenone) svolgono la gran parte dell’effetto inibitorio sull’LH ma possono avere anche azione antiandrogenica. L’estrogeno, invece, aiuta a regolarizzare i flussi mestruali.
Come diminuire la produzione di androgeni?
Quelli che inibiscono gli androgeni prodotti a livello periferico sono: ciproterone acetato, spironolattone, cimetidina, glutamide, estradiolo o progesterone in pomata, contraccettivi orali ed inibitori della 5-alfa reduttasi (Finasteride).
Cosa stimola la produzione di estrogeni?
Anche semi e cereali aumentano i benefici degli estrogeni perché contengono quantità significative di fitoestrogeni (in particolare grano, riso, orzo e avena). Infine la soia e la frutta secca (soprattutto i pistacchi) sono un’importante fonte di estrogeni. E’ un ormone di tipo proteico prodotto dall’ipofisi.
In che fase del ciclo aumentano gli estrogeni?
Fase follicolare In questa fase, l’ipofisi aumenta lievemente la produzione di ormone follicolo-stimolante, provocando la crescita di 3-30 follicoli. L’aumento di estrogeni comincia anche a preparare l’utero e stimola lo sviluppo dell’ormone luteinizzante. In media la fase follicolare dura circa 13-14 giorni.
Quali sono i progestinici?
I progestinici sono prodotti di sintesi che, come il progesterone, “trasformano” l’endometrio preparato dagli estrogeni, inducendovi quelle modificazioni di tipo “secretorio” che, alla sospensione del trattamento, ne permettono lo sfaldamento con un regolare flusso mestruale.