Sommario
Come si fanno i colori ad olio fatti in casa?
Il giusto rapporto tra olio e pigmento è di 1:3 in volume (1 parte di olio per 3 parti di pigmento). Aiutandoci con la spatola, portiamo un po’ di pigmento al centro del mucchietto sopra l’olio e schiacciando verso il basso cominciamo a miscelare l’olio con il pigmento (fig. 4).
Cosa serve per diluire i colori ad olio?
Ecco, dunque, come diluire i colori a olio: dopo aver spremuto il tuo tubetto sulla tavolozza, mescolerai la vernice con un po’ di trementina e con un po’ d’olio, così da regolare la viscosità e la resa del colore.
Come si fa la pittura ad olio?
I materiali per pittura a olio realmente necessari sono davvero pochi: tela o altro supporto per dipingere, colori, tavolozza, pennelli, olio e solventi. Ci sono poi dei materiali che anche se non realmente necessari aiutano non poco come: una o più spatole, un buon cavalletto e qualche medium.
Come si usa l’olio per la pittura a olio?
Ad esempio, su una superficie di legno non trattata, l’olio contenuto nei colori viene assorbito in modo più accentuato che sulla stessa superficie dopo una stesura di pittura acrilica. Nella pittura a olio si usano diversi additivi per dare più o meno fluidità ai colori, per aumentarne o diminuirne la brillantezza o la capacità di essiccazione.
Come diluire i colori a olio?
Ecco, dunque, come diluire i colori a olio: dopo aver spremuto il tuo tubetto sulla tavolozza, mescolerai la vernice con un po’ di trementina e con un po’ d’olio, così da regolare la viscosità e la resa del colore.
Qual è la palette di colori a olio?
Una palette base di colori a olio. Qualsiasi set contiene la maggior parte dei colori essenziali. La gamma indispensabile di colori è formata da rosso, blu, giallo, terra di Siena bruciata e un grosso tubetto di bianco.
Qual è la leggenda dei colori a olio?
Non è pertanto da prendere alla lettera la leggenda, riportata anche dal Vasari nelle sue Vite, secondo cui Jan van Eyck fu l’inventore dei colori a olio; è certo, invece, che i pittori fiamminghi del XV secolo perfezionarono questa «nuova e prodigiosa maniera di colorire», ovviando ad alcuni inconvenienti.