Come si chiamavano gli schiavi di Atene?
Oichetes, schiavo di casa. Terapon, colui che serve. Andrapodon, termine dispregiativo che significa quadrupede perché lo schiavo per il padrone non valeva più di un animale, veniva utilizzato per i prigionieri di guerra, infatti quando si andava in guerra si razziava ogni cosa, ricchezze e persone fatte prigioniere.
Come si chiamavano gli antichi schiavi spartani?
gli Iloti (nome di origine incerta), anch’essi discendenti dall’antica popolazione indigena dei Messeni, ma ad essi i conquistatori non avevano lasciato il possesso delle terre. Essi, per quanto più numerosi degli Spartiati e dei Perièci, erano privi di tutti i diritti civili e politici.
Qual era la proprietà degli schiavi ateniesi?
Gli schiavi ateniesi erano proprietà del loro padrone (o dello Stato), il quale poteva disporne a piacimento: poteva regalarli, venderli, affittarli o anche lasciare loro un’eredità. Lo schiavo poteva sposarsi e avere figli, anche se la famiglia non veniva riconosciuta dallo Stato e il padrone poteva allontanarla in qualsiasi momento.
Quali sono le scene di schiavi?
Nella letteratura greca sono spesso presenti scene di schiavi che vengono frustati, come modo di forzarli al lavoro, così come il controllo delle razioni di cibo, dei vestiti e delle ore di riposo. Nell’Antica Roma era comune spogliare gli schiavi o i prigionieri di guerra come segno di ulteriore umiliazione.
Quali erano i gradi di schiavitù in greco?
Nell’antica Grecia erano presenti molti gradi di schiavitù, che andavano dal cittadino libero allo schiavo: in questa forbice si trovavano i penesti o gli iloti, i cittadini diseredati, i liberti, i figli di un cittadino e di uno schiavo, e i meteci, la cui condizione comune era la privazione di alcuni diritti civili.
Come si usava il rendere schiavi?
Rendere schiavi coloro che erano sconfitti in una battaglia o in una guerra era una pratica comune nell’antica Grecia, così come nella Magna Grecia. Tucidide ricorda che, durante la spedizione ateniese in Sicilia, 7 000 abitanti di Hykkara furono catturati dallo stratego ateniese Nicia e venduti come schiavi per 120 talenti ai Catanesi.