Sommario
Come distinguere una ditta individuale?
La denominazione della ditta individuale deve comprendere il cognome del titolare o le iniziali del suo nome e del suo cognome. La ditta individuale può essere svolta anche nella forma di impresa familiare o di impresa coniugale. E’ il caso in cui il titolare si avvale dell’aiuto delle prestazioni dei suoi familiari .
Quando non è necessaria la partita IVA?
Ed il lavoro è considerato occasionale fino a quando, nell’anno civile, i compensi percepiti non superino gli euro 5.000,00 (al netto di contributi). Si può, perciò, dire che fino a questa soglia di compensi annui non vi sia un obbligo di aprire partita Iva.
Cosa cambia tra ditta individuale e libero professionista?
Più in generale viene definita ditta individuale, l’attività autonoma di commercianti e artigiani mentre i liberi professionisti sono pur sempre lavoratori autonomi ma che svolgono un’attività prevalentemente intellettuale.
Che differenza c’è tra lavoratore autonomo e ditta individuale?
La differenza Ad un primo sguardo sembra che non ci siano differenze tra le due categorie, ma ce ne è sostanziale: artigiani e commercianti (ditta individuale) sono tenuti ad iscriversi alla Camera di Commercio e all’Inail, obbligo non previsto per i liberi professionisti (lavoratori autonomi).
Quando aprire partita IVA 5000 euro?
Innanzitutto va chiarito che non è vero che fino a 5.000 euro non è mai necessario aprire la partita IVA. Se l’attività viene svolta in maniera continuativa e non occasionale, è sempre in teoria necessario aprire la partita IVA, anche per importi inferiori.
Quando devi aprire partita IVA?
Quando aprire una Partita IVA ed essere in regola al 100% con il Fisco? Sebbene il quesito sollevi molto dubbi, la risposta è davvero semplice: è obbligatorio aprire Partita IVA quando svolgiamo un’attività economica caratterizzata da abitualità e continuità, ovvero con regolarità, stabilità e sistematicità.
Chi ha la partita IVA e un libero professionista?
La differenza è quindi, ribadiamo, di tipo concettuale: il libero professionista è il lavoratore autonomo che svolge un’attività intellettuale, mentre l’autonomo con partita Iva un’attività manuale. Un architetto e un commerciante sono entrambi titolari di partita Iva ed entrambi non subordinati, quindi autonomi.