Quanto tempo tenere i documenti della banca?
10 anni
estratti conto bancari, 10 anni; ricevute e fatture di ristoranti, alberghi, altre strutture ricettive, 6 mesi; quietanze di assicurazioni, 1 anno dalla scadenza (salvo altro termine previsto nel contratto);
Quanto tempo si conservano i documenti?
Burocrazia domestica, per quanto tempo conservare i documenti
Tipo di documento | Tempo di conservazione |
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Quietanze dei pagamenti dei tributi (mod. F24, bollettini Imu, ricevute Tarsu/Tares ecc.) | 5 anni a partire dall’anno successivo alla dichiarazione di riferimento |
Quanto tempo conservare bollette telefoniche?
Le bollette di luce, gas e acqua possono essere buttate dopo due anni (oppure dopo cinque se ricevute rispettivamente prima di 2018, 2019 e 2020). Quelle del telefono dopo cinque anni.
Quanti anni si devono tenere le bollette pagate?
5 anni
Multe codice della strada: 5 anni. Tassa rifiuti (TARSU/TIA/TARI): 5 anni dall’anno successivo a quello di pagamento o di obbligo di dichiarazione. Affitto: 5 anni. Mutui: 5 anni dalla scadenza della singola rata.
Qual è il periodo massimo per conservare i documenti?
Di conseguenza, si amplia anche il periodo durante il quale il fisco può effettuare controlli: bisogna conservare i documenti fino a cinque anni dopo che si è goduto dell’ultima rata delle agevolazioni. Quindi in tutto si tratta di 15 anni.
Come avviene la conservazione dei documenti bancari?
La conservazione dei documenti bancari è un’attività complessa e delicata. Come stabilito dalla normativa di riferimento, la banca è tenuta a fornire al cliente tutte le informazioni che questi richiede (si vedrà in seguito nel dettaglio).
Quanto tempo conserva la ricevuta di pagamento?
Bollo auto: per quanto tempo conservare la ricevuta di pagamento? Per quanto riguarda il bollo auto, le Regioni possono fare accertamenti fino a 3 anni che decorrono dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui è stato fatto o doveva essere fatto il versamento.
Qual è l’obbligo di conservazione dei documenti?
Anche se la legge non impone sempre la conservazione dei documenti (l’obbligo è comunque previsto per tutta la documentazione fiscale, fino a scadenza dei termini per l’accertamento), è tuttavia opportuno ricordare che bollette, ricevute e fatture devono essere conservati per poter evitare che un fornitore esiga nuovamente il pagamento.