Sommario
Quanti sono i tipi di deprezzamento?
Quanti sono i tipi di deprezzamento?:? deterioramento fisico rimediabile; obsolescenza funzionale rimediabile; obsolescenza funzionale non rimediabile; obsolescenza esterna11, intesa come l’insieme dei fattori fisici, sociali, finanziari e politici che impattano sui valori immobiliari.
Che cos’è la stima analitica?
La stima analitica consiste nella determinazione del probabile valore di mercato di un bene immobile attraverso la capitalizzazione del reddito di cui l’immobile è capace.
Come si fa una stima analitica?
Con il procedimento di stima analitico, il valore di mercato dell’immobile oggetto di stima si ottiene accumulando all’attualità il reddito netto annuo del proprietario. Per conoscere il più probabile valore di mercato occorre quindi calcolare il beneficio fondiario e il saggio di capitalizzazione.
Quando è opportuno utilizzare il criterio del più probabile valore complementare?
Valore complementare Questo valore viene molto utilizzato negli espropri quando occorre determinare il valore di una porzione di bene oggetto d’esproprio. Questo valore può essere ricavato per differenza tra il valore del bene nella sua interezza meno il valore del bene senza quella porzione.
Qual è il metodo di stima?
Il metodo di stima, come già detto, è concettualmente unico e si basa sulla comparazione (accertare quali sono i valori attribuiti a beni simili e con essi costruire una scala di valori; stabilire quale tra i possibili valori deve essere attribuito al bene da stimare, ossia scegliere il gradino della scala in cui collocare il bene).
Come si svolge la stima analitica?
La stima analitica si svolge in quattro fasi: ricerca del reddito da capitalizzare (Bf); ricerca del saggio di capitalizzazione e sua eventuale correzione in rapporto ai comodi presenti nell’immobile oggetto di stima;
Come deve essere espresso il giudizio di stima?
Il giudizio di stima deve essere ordinario e oggettivo. Il valutatore, nello svolgimento delle operazioni di stima, dovrà sempre attenersi al principio dell’ordinarietà che necessariamente esclude situazioni particolari e considerazioni soggettive. Il giudizio di valore deve essere (generalmente) espresso in termini monetari.