Quanti sismografi servono?
Una stazione sismologica è generalmente dotata di tre sismografi, uno verticale e due orizzontali, ciascuno dei quali registra le oscillazioni del suolo in una delle tre direzioni fondamentali dello spazio (fig. 15.3).
Quali sono le tre tipologie di onde sismiche?
Onde sismiche
- Onde di volume (body waves in inglese) Onde P. Onde S.
- Onde superficiali (surface waves in inglese) Onde di Rayleigh. Onde di Love.
Quali sono le parti principali di un sismografo?
Componenti
- Alimentazione = Sistema variabile per la fornitura di energia.
- Sensore o sismometro = Strumento per la misura della quantità d’interesse.
- Amplificatore e Filtro = Sistema per il condizionamento e l’isolamento dei segnali di interesse.
Quante e quali sono le onde sismiche?
Esistono due tipi diversi di onde sismiche: le onde di volume, che si propagano all’interno della terra, e le onde di superficie, che si propagano sulla superficie terrestre. Le onde di volume: – Le Onde P (o Primarie) sono le più veloci (4-8 Km/s).
Cosa è lo sismografo?
Il sismografo è lo strumento che viene utilizzato per registrare i fenomeni sismici. Si distingue dal sismometro, strumento che effettua la sola misura e non la
Cosa è una stazione sismografica?
Una stazione sismica o stazione sismografica è l’insieme di diverse strumentazioni, adatte a misurare lo spostamento, la velocità o l’ accelerazione del suolo. Una stazione sismica può essere analogica o digitale. Normalmente una stazione sismografica è composta da più sensori disposti ortogonalmente in maniera da registrare i movimenti sui tre
Come si definisce il sismogramma?
Il sismogramma è definibile come la registrazione dell’arrivo di una qualunque onda sismica, prodotta da una sorgente naturale o artificiale, e registrata alla stazione sismica. Comunemente, comunque, si intende come sismogramma l’intera registrazione sismica.
Quando nasce il primo sismografo a Mercurio?
Nel 1703 Jean de Hautefeuille costruisce un sismografo a mercurio. In Italia, la tradizione ha sempre attribuito l’invenzione e la creazione del primo sismografo al padre benedettino don Andrea Bina. Il suo apparecchio costruito a Perugia verso la metà del Settecento,