Quando deve essere incassato l’ assegno bancario?
L’ assegno bancario deve essere incassato: – entro 8 giorni dalla data di emissione (indicata in alto a destra) se pagabile nello stesso Comune entro cui è stato emesso; – entro 15 giorni, se pagabile in un Comune diverso da quello di emissione;
Quando scade l’assegno?
Scaduti i sei mesi l’assegno perde la sua funzione di titolo esecutivo, ma costituisce sempre prova di un debito. Anzi, una prova scritta che consente al creditore di chiedere un decreto ingiuntivo contro il correntista. Il decreto ingiuntivo può essere richiesto per ben 10 anni dall’emissione dell’assegno.
Quando è possibile incassare l’assegno su piazza?
Se l’assegno è su piazza è possibile incassarlo entro 8 giorni dalla data di emissione che è riportata in alto sulla destra. Se l’assegno, invece, è fuori piazza è possibile incassarlo entro 15 giorni dalla data di emissione.
Quando perde la validità dell’assegno?
Trascorsi questi giorni, l’ assegno non perde la sua validità: hai comunque tempo fino un mese dall’emissione per incassarlo. Se ti presenti in banca entro 30 giorni e la banca non paga (caso rarissimo ma non impossibile), hai diritto di fare azione di regresso verso gli eventuali giranti dell’assegno.
Come incassare l’assegno in contanti?
Per incassare l’assegno nella banca che lo ha emesso, bisogna recarsi ad uno qualsiasi degli sportelli dell’istituto in questione, chiedendo di cambiare la somma riportata in contanti. A tal fine, occorre: mostrare un documento di identità; firmare il retro dell’assegno.
Quando deve essere presentato l’assegno per l’incasso?
L’assegno deve essere presentato per l’incasso entro un certo numero di giorni dalla data di emissione: otto giorni quando il comune di emissione è lo stesso di quello di pagamento (su piazza); quindici giorni se pagabile “fuori piazza” (in altro comune rispetto a quello di emissione).
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