Sommario
Qual è il rischio di sviluppare il diabete tipo 1 per un bambino?
Il rischio di sviluppare il diabete mellito tipo 1 per un bambino è pari al: 10% se il padre è affetto. 10% se il fratello è affetto. 4% se la madre è affetta e, al momento del parto, aveva 25 anni o meno. 1% se la madre è affetta e, al momento del parto, aveva più di 25 anni.
Come si tratta il diabete tipo 1?
Se non trattato, il diabete mellito tipo 1 causa varie complicazioni gravi, sia acute, sia croniche. Altre complicanze del diabete mellito tipo 1 sono di natura collaterale e si basano prevalentemente sull’IPOglicemia provocata dalla somministrazione di una dose eccessiva di insulina.
Qual è la mortalità per il diabete di tipo 1?
Mortalità per diabete di tipo 1: due passi avanti, uno indietro Prima della scoperta dell’insulina la sopravvivenza dopo la diagnosi di diabete di tipo 1 era estremamente breve: il 50% dei pazienti moriva entro i primi 20 mesi dalla diagnosi e meno del 10 % sopravviveva a 5 anni.
Qual è la causa primaria del diabete tipo 1?
Epidemiologia. Il diabete di tipo 1 rappresenta il 5-10% di tutti i casi di diabete, ovvero 11-22.000.000 in tutto il mondo. Nel 2006 , il diabete mellito tipo 1 ha coinvolto 440.000 bambini sotto i 14 anni ed è stato la causa primaria del diabete in quelli con meno di 10 anni. Le diagnosi di diabete mellito tipo 1 aumenta circa del 3% ogni anno.
Quali sono i sintomi del diabete di tipo 1?
Il diabete di tipo 1 rientra nella categoria delle malattie autoimmuni. un aumento del volume urinario, con conseguente aumento della sensazione di sete, e un calo di peso improvviso dovuto al fatto che non vengono trattenute le sostanze nutritive. I principali sintomi clinici del diabete di tipo 1 sono, infatti, i seguenti:
Quali sono i vaccini per il diabete di tipo 1?
Vaccino: i vaccini per trattare o prevenire il diabete di tipo 1 sono progettati per indurre tolleranza immunitaria sulle cellule beta del pancreas e sull’insulina. Dopo alcuni esiti fallimentari, attualmente non esiste un vaccino funzionante. Dal 2014 sono stati avviati nuovi protocolli.