Sommario
Perché si chiama ippocampo?
L’ippocampo, la struttura cerebrale situata nel lobo temporale – così chiamata perché la sua struttura ricorda un cavalluccio marino – si distingue dalle altre regioni del cervello per una particolarità: è lì che si generano nuovi neuroni per tutta la vita dell’individuo.
Quando si sviluppa l ippocampo?
L’ippocampo e la corteccia prefrontale, due strutture chiave nella neuroanatomia della memoria, non si sviluppano in strutture mature fino all’età di tre o quattro anni. Queste strutture sono note per essere associate alla formazione di memorie autobiografiche.
In quale lobo si trova l ippocampo?
lobo temporale
Appartenente al cervello, l’ippocampo si trova sulla porzione mediale del lobo temporale, in una piega interna di quest’ultimo.
Cosa vuol dire il termine ippocampo?
L’ippocampo è una preziosa struttura cerebrale, che contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine, alla memoria spaziale e all’orientamento. Morfologicamente simile al cavalluccio marino, l’ippocampo corrisponde a una piega interna della corteccia cerebrale costituente la porzione mediale del lobo temporale.
Quando fu usato il termine ippocampo?
Storia. Fu l’anatomista Giulio Cesare Aranzi (nel 1564 circa) ad utilizzare per primo il termine ippocampo per descrivere questo organo cerebrale a causa della sua somiglianza con il cavalluccio marino. Questo organo fu inizialmente collegato al senso dell’olfatto e non alle sue funzioni nell’ambito della formazione delle tracce di memoria.
Quali sono le connessioni con l’ippocampo?
All’interno dell’ippocampo esistono connessioni tra: Il giro dentato e la regione CA3 dell’ippocampo proprio. Protagoniste di questo collegamento, il cui nome è pathway delle fibre muschiose, sono appunto le fibre muschiose che originano dalla circonvoluzione dentata e terminano nella regione CA3 dell’ippocampo proprio.
Come si identifica l’ippocampo proprio?
Sull’ippocampo proprio, gli esperti individuano 4 regioni caratteristiche, denominate CA1, CA2, CA3 e CA4; la sigla CA sta per “Cornu Ammonis” e fa riferimento a “corno d’Ammone”, uno dei vari nomi alternativi che identificano l’ippocampo proprio.
Quali sono le lesioni all’ippocampo?
Nella malattia di Alzheimer, l’ippocampo è una delle prime regioni del cervello a soffrire dei danni; deficit di memoria e disorientamento sono i primi sintomi che compaiono. Lesioni all’ippocampo possono occorrere anche come conseguenza di mancanza di ossigeno ( anossia ), encefalite o epilessia del lobo temporale mediale.