Sommario
Perché fare ingegneria biomedica?
Perché studiare ingegneria biomedica Sono i profili adatti alla progettazione, pianificazione, programmazione e gestione di sistemi complessi che possono riguardare tanto il comparto medico-sanitario, quanto quello dei dispositivi digitali e in generale del settore ICT.
Cosa fare dopo la laurea triennale in Ingegneria biomedica?
In estrema sintesi un ingegnere biomedico può trovare impiego all’interno di strutture sanitarie, industrie di produzione di apparecchiature medico-sanitarie, industrie farmaceutiche, aziende di biotecnologie, centri di ricerca, industrie di robotica, società di servizi di telemedicina, laboratori clinici.
Cosa fare prima di ingegneria biomedica?
Per prepararsi al meglio a un programma di studi universitario in ingegneria biomedica, occorre seguire un corso di studi a tutto tondo al liceo o nella scuola secondaria. Come requisito minimo, questo corso di studi deve includere un anno di biologia, un anno di chimica e un anno di fisica.
Che lavori si possono fare con Ingegneria Biomedica?
Sbocchi professionali
- Gestore in sede ospedaliera di dispositivi, sistemi e apparecchiature.
- Progettista o responsabile di produzione di dispositivi e sistemi medicali nell’industria.
- Specialista tecnico e/o commerciale di prodotti di aziende operanti in campo biomedico.
- Consulente in campo biomedico.
Quali sono le specialistiche di Ingegneria Biomedica?
Specialistica in Ingegneria Biomedica (LM-21) che dispone di ben sette diversi curricola:
- 1 – Gestione Sistema Sanitario;
- 2 – Tecnologie Ospedaliere;
- 3 – Riabilitazione;
- 4 – Biomateriali;
- 5 – Biomeccanica;
- 6 – Modelli e Analisi Dati;
- 7 – Tecnologie Elettroniche.
Cosa studiare per Ingegneria Biomedica?
Ecco le principali materie:
- Analisi Matematica 1 e Geometria.
- Fisica sperimentale A, Meccanica Razionale, Fondamenti di Elettromagnetismo, Fisica tecnica.
- Fondamenti di Chimica e Chimica Organica.
- Biologia e Fisiologia.
- Economia e Gestione dei sistemi sanitari.