Sommario
Cosa succederebbe se smettessimo di mangiare carne?
Molti capi morirebbero di infezioni, parassiti, ferite, uccisi dal lupo o da altri predatori. Morirebbero altrettanto numerosi che negli allevamenti tradizionali, ma con maggiore sofferenza, perché morire in natura è qualcosa che di rado avviene rapidamente.
Perché sarebbe opportuno mangiare meno carne?
Mangiare meno carne potrebbe salvare il pianeta, potrebbe ridurre la fame nel mondo e potrebbe aiutare perfino noi stessi. Non solo la carne sta raggiungendo quote di consumo insostenibili, ma negli ultimi 50 anni anche il consumo pro capite di latte è aumentato (90%) e così quello delle uova (340%).
Perché continuare a mangiare carne?
L’assunzione di carne, soprattutto cotta, ha favorito lo svilupparsi del cervello umano, fino a farci diventare come siamo oggi. Se potete anche solo pensare o decidere di voler diventare vegetariani, è merito della carne, che vi ha reso intelligenti e senzienti.
Perché mangiare spesso carne non è uno stile di vita sostenibile?
L’industria della carne non è sostenibile: produce da sola il 18 per cento delle emissioni globali, più del settore dei trasporti. Il problema si aggrava ulteriormente se si pensa che i gas derivanti dal bestiame sono tanti e ben più dannosi della CO2, come il protossido d’azoto e il metano.
Come mangiare carne in modo sostenibile?
Per mangiare la carne, e non solo, in modo sostenibile è fondamentale sincerarsi della sua provenienza. La prima regola consiste nell’avere chiara la provenienza di ciò che mettiamo nel piatto. Si consiglia di evitare le monoculture che, nella maggior parte dei casi, devastano l’ambiente.
Quanta carne e sostenibile?
Come prevedibile, le quantità sono diminuite: allo stato attuale dei fatti possiamo permetterci dagli 80 agli 85 grammi di carne rossa o bianca, pari a un hamburger e un filetto di pollo, ogni 3 giorni. E questo è il limite massimo, perché potremmo doverne mangiare ancora meno a causa di cattive abitudini di consumo.
Perché non mangiare carne aiuta l’ambiente?
Le carni bovine sono infatti di gran lunga le più inquinanti: ogni chilo di carne di manzo prodotta corrisponde in termini di effetto serra all’emissione di 60 kg di CO2 nell’atmosfera, 9 volte in più della carne di maiale e 10 volte in più di quella di pollo.