Sommario
Cosa comporta la corruzione?
La corruzione è il delitto che nel quale un pubblico ufficiale accetta denaro o altre utilità in funzione delle proprie mansioni. Si tratta di un reato contro la Pubblica Amministrazione, in quanto la corruzione ne va a danneggiare il buon andamento e l’imparzialità.
Quali sono le possibili accezioni del termine corruzione?
La corruzione indica, in senso generico fisico-biologico un processo di degenerazione e decomposizione,. In ambito sociale è riferito più specificamente alla condotta di un soggetto che induce qualcuno, in cambio di denaro oppure di altre utilità e/o vantaggi, ad agire contro i propri doveri ed obblighi.
Cosa si può fare per prevenire la corruzione?
Per prevenire efficacemente la corruzione, è fondamentale un ruolo di vigilanza diffusa ad opera di tanti cittadini che, dal basso, possano collaborare con le istituzioni pubbliche (senza confondere vigilanti e decisori) affinché corrotti e corruttori restino lontani dalla cosa comune.
Cosa si intende per gestione del rischio corruzione?
Gestione del rischio di corruzione Per gestione del rischio si intende l’insieme delle attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo l’amministrazione con riferimento al rischio. La gestione del rischio di corruzione è lo strumento da utilizzare per la riduzione delle probabilità che il rischio si verifichi.
Quanti tipi di corruzione ci sono?
I tipi di corruzione presenti nel nostro ordinamento
- 318 c.p. – Corruzione per l’esercizio della funzione.
- 319 c.p. – Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
- 319 ter c.p. – Corruzione in atti giudiziari.
- 320 c.p. – Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.
- 321 c.p. – Pene per il corruttore.
Cosa si intende per Maladministration?
Nell’attuale PNA 2016 la corruzione viene fatta coincidere con il concetto di “maladministration”, intesa come assunzione di decisioni (di assetto di interessi a conclusione di procedimenti, di determinazioni di fasi interne a singoli procedimenti, di gestione di risorse pubbliche) devianti dalla cura dell’interesse …
Chi adotta il piano di prevenzione della corruzione?
L’art. 1, comma 8, della l. 6 novembre 2012, n. 190, stabilisce che: «l’organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile individuato ai sensi del comma 7, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il piano triennale di prevenzione della corruzione».
Quali sono i soggetti coinvolti nel sistema di prevenzione della corruzione?
Sono impegnanti nelle attività di prevenzione della corruzione innanzitutto gli organi di vertice politico (Consiglio di Indirizzo e Vigilanza), politico – amministrativo (Consiglio di Amministrazione) e amministrativo (Direttore Generale) (cfr par. 7.1.2).
Quali sono le aree da trattare nella gestione del rischio?
Sono «Aree» con alto livello di probabilità di eventi rischiosi quelle relative allo svolgimento di attività di: – gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio; – controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni; – incarichi e nomine; – affari legali e contenzioso.
Quando è stato introdotto in Italia il sistema di gestione del rischio di corruzione?
La legge 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, è stata introdotta nell’ordinamento italiano in attuazione dell’art. 97, in attuazione della delega di cui all’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n.