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Come si usa Keppra per il controllo degli attacchi in cani e gatti?
Keppra per il controllo degli attacchi in cani e gatti. Keppra (levetiracetam) è un nuovo farmaco che può essere utilizzato per il trattamento di convulsioni in cani e gatti. Le convulsioni e l’epilessia sono condizioni diagnosticate comunemente nel cane e possono verificarsi anche nel gatto.
Come si può somministrare Keppra?
Le compresse di Keppra possono essere assunte con o senza cibo e inghiottite con un liquido. La soluzione orale può essere diluita in un bicchiere d’acqua prima dell’assunzione. Keppra può essere somministrato per infusione, alle stesse dosi e frequenza, quando non è temporaneamente possibile la somministrazione orale o in compressa.
Quando Keppra viene aggiunto alla terapia antiepilettica?
La dose può essere ulteriormente aumentata a intervalli di 2 settimane in base alla risposta del paziente fino a una dose massima di 1 500 mg due volte al giorno. Quando Keppra viene aggiunto a un’altra terapia antiepilettica, la dose iniziale nei pazienti di età superiore a 12 anni che pesano più di 50 kg è di 500 mg due volte al giorno.
Qual è la dose tipica di Keppra?
Dose tipica: tra 1000 mg e 3000 mg al giorno. Quando inizierà a prendere Keppra per la prima volta, il medico le prescriverà una dose più bassa per 2 settimane prima di darle la dose tipica più bassa. Esempio: se la sua dose giornaliera è 1000 mg, potrebbe assumere 2 compresse da 250 mg al mattino e 2 compresse da 250 mg alla sera.
Come è usato Keppra?
A cosa serve? Keppra è un medicinale antiepilettico (un medicinale usato per trattare le crisi epilettiche). Keppra è usato: da solo in adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di età con epilessia di nuova diagnosi, per trattare le crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria.
Quali sono gli effetti collaterali del Keppra?
Il Keppra può dare alcuni effetti collaterali. Tra i vari segnaliamo: sonnolenza, vertigini, o debolezza. Questi effetti collaterali sono più comuni durante le prime quattro settimane e di solito vanno a diminuire quando l’organismo si abitua all’utilizzo.