Sommario
Come scongelare il plasma?
Lo scongelamento avviene a temperatura compresa tra 30 e 37°C in bagno con agitazione, tale da consentire il controllo della temperatura; dopo lo scongelamento il plasma deve essere usato il più presto possibile e comunque non oltre 24 ore, se conservato a 4 ±2°C.
Quanto dura il plasma congelato?
Il plasma fresco congelato (PFC), se mantenuto costantemente a temperatura inferiore a -25°C può essere conservato fino a ventiquattro mesi, se a temperatura compresa tra -18 e -25°C fino a tre mesi.
Cosa contiene il plasma fresco congelato?
– Il PFC è ottenuto da plasma da singolo donatore di sangue intero o da aferesi, congelato entro 6 ore dalla raccolta. Contiene normali livelli di fattori stabili della coagulazione, albumina, Ig, fattore VIII almeno al 70% del contenuto fresco. – Volume di PFC da sangue intero: di norma 180-300.
Quanto deve durare una trasfusione di plasma?
– plasma fresco congelato: nei primi 15 minuti infondere circa 25-50 mL, poi aumentare la velocità in modo da trasfondere l’unità da 200 mL in 30 minuti (circa 100 gtt/min).
Come trasfondere il plasma?
Come avviene la trasfusione del plasma Il plasma di un donatore deve essere somministrato al paziente in modo sicuro. Il metodo utilizzato prende il nome di infusione endovenosa: con un piccolo ago, si fora la pelle del paziente in corrispondenza di una vena e si inietta il contenuto della sacca di plasma.
Quanto si conservano le sacche di sangue?
Vengono conservati in appositi frigoriferi a una temperatura fra i +2°C e i +6°C, per un massimo di 42 giorni a seconda della soluzione additiva presente nella sacca. I globuli rossi possono essere conservati anche congelati a –60°C per anni.
Come è composto il plasma?
Formato soprattutto da acqua, che rappresenta approssimativamente il 92% del suo peso, il plasma è costituito da molte sostanze, tra cui: proteine (7%); molecole organiche (glucosio, aminoacidi, lipidi, ormoni, composti di scarto azotati come urea ed urati); sostanze gassose (ossigeno ed anidride carbonica);
Come si sta dopo una trasfusione?
Gli effetti collaterali delle trasfusioni di sangue comprendono: reazioni allergiche, virus e malattie infettive, febbre, sovraccarico di ferro, lesioni polmonari, lesioni immuni-emolitiche acute e ritardate e infine malattia del trapianto contro l’ospite.
Quanto ci vuole a fare una trasfusione?
Prima di cominciare, viene inserito un ago nella vena di un braccio. L’ago è quindi collegato a un tubicino collegato a una sacca di sangue o piastrine. La durata di una trasfusione di sangue può essere di circa quattro ore, anche se in genere è molto più rapida.
Quando somministrare plasma fresco?
L’uso di PFC è raccomandato in presenza di sanguinamento intraoperatorio o profilatticamente per prevenire il sanguinamento post-operatorio con valori di PT/PTT >1.5.