Sommario
Come chiedere invalidità per fibromialgia?
“Si può fare domanda di invalidità – conclude la vicepresidente di Aisf -. Il proprio medico di medicina generale invia un certificato/richiesta all’INPS, dopodiché il paziente viene chiamato in commissione per la visita di accertamento del suo stato.
Chi ha la fibromialgia può lavorare?
I fibromialgici non sono persone inabili al lavoro, tranne in rari casi di malattia altamente invalidante (e qui potremmo addentrarci nel discorso dell’assistenza ancor oggi non riconosciuta come diritto per i fibromialgici).
A cosa può portare la fibromialgia?
La fibromialgia è associata ad astenia, problemi cognitivi, disturbi del sonno, ansia e/o depressione. Cefalea ed emicrania sono sintomi comunemente descritti dai pazienti con sindrome fibromialgica.
Chi soffre di fibromialgia ha diritto alla pensione di invalidità?
La fibromialgia o sindrome fibromialgica è riconosciuta quale malattia invalidante ed è inserita tra le patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie, ai sensi di quanto previsto dall’ articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile …
Quando verrà riconosciuta la fibromialgia?
Fin dal 1992 la sindrome fibromialgica è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con la cosiddetta Dichiarazione di Copenhagen, ed è stata inclusa nella decima revisione dell’International statistical classification of diseases and related health problems (ICD-10), con il codice M79-7.
Quanto dura il dolore da fibromialgia?
La sindrome fibromialgica è una patologia dolorosa cronica, e quindi non guarisce, e non ha “durata”. Per quanto riguarda, invece, la diagnosi, affinché si possa parlare di fibromialgia il sintomo principale, ovvero il dolore diffuso e livello osteoarticolare e muscolare, deve essere continuativo per almeno tre mesi.
Perché la fibromialgia non viene riconosciuta?
La fibromialgia in Italia non è inclusa negli elenchi ministeriali delle patologie croniche e non è dunque inserita nei LEA, livelli essenziali di assistenza. Ciò significa che i pazienti non hanno diritto all’esenzione da ticket per prestazioni specialistiche, farmaci o qualsiasi forma di terapia.