Sommario
Chi è il fisioterapista sportivo?
Il fisioterapista sportivo è una figura specializzata che lavora presso le associazioni sportive e segue un’intera squadra o un solo atleta. Il suo compito è quello di prevenire e gestire tutte le possibili patologie a cui può andare in contro chi pratica queste attività a livello agonistico e professionale.
Quanto guadagna fisioterapista squadra serie A?
Come fisioterapista impiegato in una struttura pubblica, puoi aspettarti uno stipendio che va dai 1.100 ai 1.800 euro al mese. In caso ti voglia specializzare in fisioterapia sportiva, il tuo guadagno mensile salirà fino a 2.000 euro circa.
Quanto si guadagna con uno studio di fisioterapia?
Lo stipendio medio per fisioterapista in Italia è € 20 738 all’anno o € 10.63 all’ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 19 988 all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 49 485 all’anno.
Cosa può fare il fisioterapista?
Il fisioterapista può anche utilizzare macchinari per terapie fisiche basate sull’impiego di campi magnetici, laser, ultrasuoni, corrente elettrica e raggi infrarossi, e usare tecniche di agopuntura e pressoterapia. È poi competente nell’addestramento al movimento funzionale, che può includere l’uso di attrezzature come stampelle e sedie a rotelle.
Come diventare fisioterapisti?
Per diventare fisioterapisti è necessaria una formazione di tipo medico-sanitario. Spesso è richiesta una laurea in Fisioterapia, che permette di approfondire materie come anatomia, fisiologia, biomeccanica, patologia, kinesiologia, psicomotricità, protesistica.
Quali sono le opportunità per i fisioterapisti?
I fisioterapisti hanno un’ampia gamma di opportunità di lavoro: possono lavorare in strutture sanitarie e socio-sanitarie come ospedali, case di cura, studi privati, centri medici e di riabilitazione, oppure fornire servizi di assistenza domiciliare.
Come viene utilizzata la fisioterapia?
La fisioterapia è utilizzata in ambito medico e socio-sanitario per la prevenzione, la cura e la riabilitazione di pazienti affetti da patologie o disfunzioni riguardanti l’ambito muscolo-scheletrico, neurologico e viscerale.