Sommario
A cosa serve la scultura?
La scultura è l’arte di dare forma ad un oggetto partendo da un materiale grezzo o assemblando tra loro differenti materiali. Con il termine scultura si indica anche il prodotto finale, ovvero qualsiasi oggetto tridimensionale ottenuto come espressione di ispirazione artistica.
Che cosa fa lo scultore?
Quello dello scultore è un lavoro artistico-creativo che presuppone competenze tecniche nella lavorazione dei materiali scelti. Scolpisce marmo, pietre o legno e realizza soggetti di vario genere anche con tecniche specifiche (fusione metalli). Può creare o limitarsi a copiare gli originali.
Cosa rende le sculture romane diverse da quelle greche?
A differenza dei Greci, i Romani nelle loro statue rappresentavano l’imperatore in guerra vestito con una corazza, che comunque rendeva visibile la muscolatura in quanto la corazza era aderente al corpo. Questa rappresentazione era chiamata ”Posa Policletea” e per farla si usava il marmo.
Chi fa una scultura?
Limitarci a dire che uno scultore è colui che produce opere d’arte originali a partire dalla materia grezza è oltremodo riduttivo. Lo scultore, infatti, è molto ma molto di più. Lavorare in questo ambito vuol dire aggiornarsi e mettersi continuamente alla prova e non solo nell’ambito artistico.
Quali sono le principali differenze tra le sculture romane e quelle greche?
I greci usavano il bronzo principalmente nella realizzazione delle statue. D’altra parte, i romani furono principalmente influenzati dai greci nell’uso del bronzo, ma oltre al bronzo usarono anche marmo e porfido nella creazione di statue. Questa è un’altra importante differenza tra le statue greche e romane.
Come sono fatte le statue?
Può essere realizzata in pietra, in marmo, in legno, in bronzo. In caso di successive gettate in metallo, il modello della statua può essere realizzato in gesso (anche plastica) o in cera.
Qual è la tecnica artistica usata per realizzare le statue?
Una delle tecniche più note è la cosiddetta “fusione a cera persa” per la quale era indispensabile il modello a grandezza naturale. Si può ricorrere a due metodi differenti. Il metodo indiretto prevede la creazione dell’”anima” (la parte più interna) in argilla mescolata ad un materiale refrattario.