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Quanta gente lavora in nero?
A livello nazionale, l’Ufficio studi della Cgia stima in poco meno di 3,3 milioni di persone che quotidianamente per qualche ora o per l’intera giornata si recano nei campi, nelle aziende, nei cantieri edili o nelle abitazioni degli italiani per esercitare un’attività lavorativa irregolare: il tasso di irregolarità è …
Chi non cerca lavoro e non studia?
NEET (in italiano anche né-né) è l’acronimo inglese di (Young people) Neither in Employment or in Education or Training, o anche ” Not (engaged) in Education, Employment or Training”, indica persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione.
Chi sono i cosiddetti NEET?
I NEET sono giovani che non studiano, non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi formativi.
Quali sono le percentuali di Neri?
Le percentuali di neri infatti stanno crescendo e sono più alte di quelle di venti o trent’anni fa perché, a differenza di altri gruppi etnici, i neri fanno più figli. In generale, è dagli anni Trenta che la percentuale di cittadini neri è in crescita: nel 1930 i neri erano il 9,7 per cento della popolazione degli Stati Uniti,
Quali sono i giovani Neet in Italia?
Giovani NEET in Italia: numeri e caratteristiche. In termini assoluti, come anticipato, i giovani NEET in Italia sono 2.116.000, in calo di 73 mila unità rispetto al 2017. Il picco è stato toccato nel 2014 (2.413.000 NEET), la buona notizia è quindi che negli ultimi cinque anni il valore assoluto è diminuito di quasi 300 mila unità.
Qual è l’incidenza dei giovani Neet?
La nota positiva è che l’incidenza dei giovani NEET è in calo in gran parte delle regioni rispetto al 2017, con le eccezioni di Sicilia (+1 punto), Lazio (+0,7 punti), Valle d’Aosta e Molise (+0,4 punti).
Quali sono le regioni di distribuzione dei giovani Neet in Italia?
Quanto alla distribuzione territoriale dei giovani NEET in Italia, sono le regioni del sud a presentare i dati più alti. Sicilia, Calabria e Campania superano abbondantemente la quota del 30% di NEET, seguite da Puglia, Sardegna, Basilicata, Molise, Lazio, Abruzzo e Liguria con una quota tra il 20 e il 30%.