Quali sono le ghiandole sudoripare Apocrine?
Le ghiandole sudoripare apocrine si trovano nelle zone dove sono presenti i follicoli dei peli (il cuoio capelluto, le ascelle e l’inguine) e sono delle zone proliferanti di batteri. Lle ghiandole apocrine sono uno dei due tipi di ghiandole presenti nei mammiferi.
Dove si trovano ghiandole sudoripare Apocrine?
Nell’Uomo si trovano solo nell’ascella, nell’inguine, nell’areola mammaria, nel monte di Venere, nella regione sottombelicale, nelle grandi labbra, nello scroto e nel perineo. Sono più numerose nella donna rispetto all’uomo e le persone con la pelle scura ne possiedono circa tre volte tanto rispetto ai caucasici.
Dove si trovano le ghiandole odorifere?
Le ghiandole odorifere sono ghiandole esocrine situate nella regione genitale della maggior parte dei mammiferi e in varie altre parti del corpo, come sulle ascelle nell’uomo e sulle ghiandole preorbitali di cervi e buoi muschiati. Producono un fluido semiviscoso contenente feromoni.
Qual è il tipo di ghiandole?
Nell’uomo questo tipo di ghiandole è rappresentato dalle sole cellule mucipare formate da una porzione ristretta detta stelo del calice ed una parte in cui si accumula il secreto detto teca. Il prodotto di secrezione è la mucina che a contatto con l’acqua diventa muco.
Quali sono le ghiandole endocrine?
ghiandole endocrine, che riversano i secreti nei liquidi interni del corpo; ghiandole esocrine, che riversano il secreto all’esterno del corpo o in cavità comunicanti con l’esterno.
Qual è l’unità funzionale della ghiandola?
L’unità funzionale, o parenchima, della ghiandola è rappresentato da un epitelio ghiandolare in associazione a una porzione connettivale (stroma) di sostegno e trofica, tale da ospitare e rendere possibile il transito di una rete sanguigna di nutrizione e delle terminazioni nervose.
Quali sono le tipologie di ghiandole esocrine?
ghiandole esocrine, che riversano il secreto all’esterno del corpo o in cavità comunicanti con l’esterno. Tutte e due queste tipologie di ghiandole sono accomunate dall’origine: ambedue derivano da un epitelio di rivestimento che, invaginandosi, si approfonda nel connettivo sottostante.