Sommario
Quali sono i sintomi della arterite di Horton?
Riepilogando i sintomi e i segni dell’arterite di Horton sono:
- Cefalea e senso di indolenzimento nella zona temporale.
- Perdita progressiva della vista e/o visione doppia.
- Indolenzimento del cuoio capelluto (quando ci si pettina o si appoggia la testa sul cuscino)
Come si diagnostica l arterite di Horton?
La diagnosi passa attraverso specifiche analisi del sangue, che possono rivelare la presenza di un’infiammazione, e la biopsia dell’arteria temporale. Anche l’angiografia con risonanza magnetica, in arterie diverse da quella temporale, è utile per formulare la diagnosi.
Che cos’è l’artrite temporale?
L’arterite temporale, detta anche arterite gigantocellulare, a cellule giganti o di Horton, è una vasculite caratterizzata da interessamento preferenziale delle arterie del collo e della testa. Si tratta di una malattia autoimmune.
Che cos’è l arterite?
È una vasculite che coinvolge le grosse arterie, tipicamente quelle temporali: l’infiammazione danneggia le arterie, causandone il restringimento fino all’ostruzione. Può arrivare a interessare i vasi arteriosi oculari e provocare cecità.
Come si cura il morbo di Horton?
Il più efficace farmaco per l’arterite di Horton è quindi il cortisone, somministrato prima in alte dosi, poi diminuito gradualmente con il decorrere della malattia. Tuttavia, una volta scomparsi i sintomi, è importante mantenere un basso dosaggio di cure per evitare una recidiva.
Come si diagnostica la polimialgia reumatica?
Diagnosi della polimialgia reumatica La polimialgia reumatica è sospettata nei pazienti anziani con sintomi tipici, ma vanno escluse altre possibili cause. Gli esami del sangue comprendono VES, proteina C-reattiva, emocromo con formula, livelli di ormone stimolante la tiroide, e CPK.
Dove si trova l’arteria temporale?
L’arteria temporale superficiale nasce dall’arteria carotide esterna in corrispondenza del collo del condilo della mandibola, sale parallela alla carotide per giungere sulla radice posteriore del processo zigomatico, decorre nello spessore della ghiandola parotide, al davanti del condotto uditivo esterno e al di dietro …
Dove si trova la vena temporale?
Chi diagnostica la polimialgia?
Il sospetto diagnostico è relativamente semplice da parte dello specialista reumatologo, che può orientarsi verso la diagnosi di Polimialgia Reumatica in presenza dei sintomi clinici descritti e alla positività di esami ematici quali VES e PCR.
Quanto tempo ci vuole per guarire dalla polimialgia reumatica?
Una terapia di questo tipo richiede un attento monitoraggio dell’assetto glicemico e del rischio osteoporotico. In circa l’85% dei casi, il paziente nell’arco di uno o due anni può considerarsi guarito, solo in pochi casi è necessario proseguire con piccole dosi di cortisone nel tempo.