Sommario
Perché si dice convesso?
Una figura geometrica si dice convessa se, presi due punti qualsiasi A e B al suo interno, il segmento che li congiunge è contenuto interamente all’interno della figura stessa.
Cosa significa il termine convesso?
di con- e vehĕre «trasportare»]. – In genere, di corpo che si presenta ricurvo come la parte esterna di un cerchio o di una sfera (opposto di concavo): la calotta è convessa nella parte esterna, concava nella parte interna.
Cosa vuol dire una figura convessa?
Una figura geometrica è convessa se, presi due punti qualsiasi A e B al suo interno, il segmento che li congiunge è contenuto tutto all’interno della figura. Una figura è concava se, presi due dei suoi punti A e B, i punti sono estremi di un segmento che non è tutto contenuto all’interno della figura.
Quando risale il primo utilizzo del vetro?
Secondo Plinio il Vecchio (nel suo trattato Naturalis Historia), il primo utilizzo del vetro risale al III millennio a.C. in Mesopotamia.
Quali sono gli oggetti in vetro?
Tra gli oggetti in vetro si hanno: stoviglie (ciotole, vasi e altri contenitori), biglie, perline, pipe da fumo, sculture e mosaici. Spesso vengono utilizzati vetri colorati oppure smaltati, anche se questi ultimi sono considerati da alcuni meno raffinati.
Quali sono le tecniche di lavorazione del vetro?
Tecniche di lavorazione del vetro La miscela per l’elaborazione viene fusa a 1 200–1 500 °C e poi lasciata raffreddare a 800 °C. Viene quindi sottoposta a diversi processi di lavorazione, come la soffiatura (per i vetri artistici), lo stampaggio (per bicchieri e contenitori), la filatura e la colata.
Qual è un esempio di vetro naturale?
Un esempio di vetro naturale è l’ossidiana, prodotta dal magma vulcanico. Questo ha permesso di abbattere i costi di produzione e assieme alla diffusione dell’uso di vetri colorati, portò ad un uso più diffuso delle stoviglie in vetro intorno al 1930. Intorno al 1928 risale la nascita del vetro di sicurezza.