Dove pubblicare un testamento?
Per pubblicare un testamento, anche se olografo (ossia conservato in casa dal testatore) bisogna recarsi da un notaio. Quindi, chi è in possesso del testamento olografo dovrà prendere un appuntamento con uno studio notarile del luogo affinché il professionista proceda alla sua pubblicazione.
Come viene comunicato un testamento?
Il pubblico ufficiale redige verbale di consegna e sigilla il testamento così ricevuto. Anche qui, conosciuta la morte del testatore, il notaio apre la busta sigillata che contiene il testamento. Poi pubblica il testamento e convoca gli eredi e i legatari nelle stesse forme viste prima.
Qual è la pubblicazione del testamento?
La pubblicazione non rappresenta un requisito di validità del testamento; essa serve per far conoscere il contenuto agli eredi e ad eventuali terzi interessati (ad esempio i creditori e i debitori sia del defunto che degli eredi stessi). La pubblicazione costituisce un adempimento necessario affinché il testamento sia eseguibile.
Come è inserito il testamento nel registro generale dei testamenti?
Una volta ricevuto dal notaio, il testamento è inserito nel Registro generale dei testamenti [3]. Il Registro ha sede presso l’Ufficio Centrale degli archivi notarili presso il Ministero della Giustizia. Esso è attivo dal 1° gennaio 1989 e contiene i dati relativi ai seguenti atti:
Che cosa succede in mancanza di testamento?
In mancanza di testamento la successione avrà luogo secondo le disposizioni previste dalla legge (cosiddetta successione legittima). I beni saranno distribuiti tra i successibili secondo l’ordine previsto dalla legge, partendo dai familiari più vicini al defunto. In mancanza di soggetti che possono succedere, i beni finiscono allo stato.
Come viene redatto il testamento pubblico?
Il testamento pubblico viene redatto – alla presenza di due testimoni – direttamente dal notaio il quale provvede a trascrivere le volontà del testatore. Una volta sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio, il testamento sarà conservato tra gli atti di ultima volontà ricevuti dal notaio, finché in attività,