Sommario
Dove nasce il cracker?
L’invenzione dei Crackers viene ufficialmente attribuita al fornaio Theodore Pearson (1753-1817), che a Newburyport, Massachusetts, mise a punto nel 1792 una innovativa galletta a base di farina, acqua e sale chiamata Pearson’s Pilot Bread, complemento alternativo al Sour Bread di zuppe marinare come la Clam chowder di …
Perché i crackers hanno i buchi?
Potreste pensare che si tratti di un vezzo estetico, ma la risposta invece è ancora più semplice, anche se curiosa: i buchini provengono dalla lavorazione del crackers e servono ad evitare che durante la cottura si formino le bolle d’aria, che farebbero gonfiare i crackers e impedirebbero all’impasto di restare piatto.
Dove fanno i biscotti Doria?
Nell’agosto del 2006, l’azienda è entrata a far parte del gruppo Bauli di Verona, conservando però la propria denominazione. L’attività produttiva della Doria si estende su una superficie di 270mila metri quadrati nello stabilimento lungo la Pontebbana ed occupa attualmente circa 250 dipendenti.
Cosa c’è dentro i cracker?
Da questo botto deriva il nome “cracker”, che si riferisce allo schiocco di un oggetto che si spezza (to crack). All’interno del cracker si trovano alcune “sorprese”, come un piccolo cappello o coroncina di carta, un biglietto con una battuta o una filastrocca, o qualche piccolo giocattolo.
Quando sono nati i biscotti Doria?
La storia di Doria risale al 1800 con Alessandro Zanin, che a Sarmede, sulle colline trevigiane, comincia a produrre pane. Suo figlio Ugo estende l’attività ad altri panifici della zona e grazie alla moglie Antonietta Donadon, esperta pasticciera, introduce la produzione di dolci.
Chi ha inventato i bucaneve?
Doria azienda di Orsago di Gastone Zanin e del fratello Giorgio, creatori dei mitici Bucaneve, Atene, Doricrem, Doriano e tanti altri nel mercato dei biscotti, pasticceria e crackers in Italia e all’estero. Gastone Zanin, il “papà” dei biscotti Doria, scompare a 88 anni nel Gennaio 2014.