Sommario
- 1 Cosa è la ghiandola prostatica?
- 2 Cosa è l’uretra prostatica?
- 3 Che cosa è l’uretra?
- 4 Come funziona l’ingrossamento della ghiandola?
- 5 Quali sono i fattori di rischio per il cancro della prostata?
- 6 Quali sono i sintomi della prostatite?
- 7 Chi è affetto da infezioni prostatiche?
- 8 Quali sono le infiammazioni alla prostata?
Cosa è la ghiandola prostatica?
La prostata, o ghiandola prostatica, è una struttura anatomica posizionata nella pelvi quindi nella parte inferiore dell’addome. Nel dettaglio, la ghiandola è situata subito al di sotto della vescica e davanti al retto .
Cosa è l’uretra prostatica?
L’uretra prostatica è la porzione dell’uretra, lunga 3–4 cm, che decorre all’interno della prostata, vicina alla faccia anteriore e termina presso l’apice della prostata. La caratteristica più importante di questo tratto dell’uretra è la cresta uretrale,
Come si distingue l’uretra maschile?
Nell’uretra maschile si distingue una porzione posteriore, prostatica, lunga circa 4 cm e collocata prossimalmente al corpo spongioso e in buona parte all’interno della prostata e una porzione anteriore, lunga 15–16 cm e collocata internamente a esso.
Che cosa è l’uretra?
L’uretra, l’ultimo tratto delle vie urinarie, è un piccolo condotto impari e mediano, che unisce il collo della vescica urinaria con l’esterno.
Come funziona l’ingrossamento della ghiandola?
L’ingrossamento della ghiandola, infatti, strozza l’uretre e la vescica non riesce a svuotarsi completamente.Le urine fuoriescono solo con notevole sforzo: il loro flusso è debole e procede a tratti. La vescica non si svuota completamente. Riduzione del volume delle urine e gocciolamento al termine della minzione. Pollachiuria.
Quali sono le cause dell’ingrossamento della prostata?
Cause dell’ingrossamento della ghiandola. L’aumento di volume della prostata può avvenire, essenzialmente, per tre distinti motivi e precisamente: Iperplasia prostatica benigna. Prostatite. Tumore alla prostata.
Quali sono i fattori di rischio per il cancro della prostata?
Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della prostata è l’età: le possibilità di ammalarsi sono molto scarse prima dei 40 anni, ma aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre sono diagnosticati in persone con più di 65 anni.
Quali sono i sintomi della prostatite?
In alcuni casi, il paziente può riferire sintomi aspecifici, come febbre e dolore a livello perineale, cioè nella zona compresa tra l’ano e la base del pene. La prostatite può essere curata prevalentemente con farmaci antinfiammatori e, nei casi di infezione batterica, è possibile ricorrere a una terapia antibiotica .
Come si può curare la prostata?
Se la risposta è sì, è giusto curarsi e in molti casi bastano i farmaci con un’associazione fra alfa-bloccanti, che favoriscono lo svuotamento della vescica agendo sulla muscolatura liscia delle vie urinarie, e finasteride o dutasteride, due principi attivi che col tempo riducono il volume della prostata. La terapia è spesso molto efficace, ma,
Chi è affetto da infezioni prostatiche?
15% degli uomini: sono affetti da infezioni prostatiche a sintomatologia lieve (livello 1) Il 25% dei pazienti che soffrono di disturbi genito-urinari è affetto anche da infiammazioni prostatiche: di queste, solo il 5-10% dipende da insulti batterici.
Quali sono le infiammazioni alla prostata?
Le infiammazioni alla prostata sono disturbi comunissimi, (dolore/bruciore durante la minzione), dolore addominale, dolore circoscritto alla zona tra scroto e retto, dolore inguinale, eiaculazione dolorosa, linfoadenopatia inguinale, lombalgia, mialgia, necessità urgente di urinare, nicturia e perdita di sangue con le urine.
Come avviene la prostatite?
E’ un rigonfiamento della ghiandola prostatica che avviene per congestione (eccessivo afflusso di sangue) ed edema (accumulo di acqua negli spazi intercellulari) della ghiandola in seguito ad un processo infiammatorio. La prostatite può essere causata da un’infezione batterica e più raramente da infezioni micotiche, virali o da protozoi.