Cosa comporta la lassità legamentosa?
I pazienti presentano lassità legamentosa (rilassamento dei tessuti che tengono unita l’articolazione) e indebolimento dei muscoli. Inoltre, vanno incontro a lussazioni ricorrenti. Le articolazioni più colpite da ipermobilità sono il ginocchio, la spalla, il gomito, il polso e le articolazioni delle dita.
Come curare legamenti lassi?
Il trattamento conservativo è consigliato in caso di lassità legamentosa non acuta. Prevede un programma di riabilitazione fatto di esercizi mirati per migliorare la mobilità e la propriocezione. Inoltre, si cerca di potenziare i legamenti dell’articolazione non lesionati, in modo da non gravare su quelli più deboli.
Cosa può provocare una eccessiva mobilità?
Una flessibilità eccessiva può così diventare pericolosa al pari di una ridotta mobilità articolare; entrambe le condizioni aumentano infatti il rischio di lesioni (i legamenti si lacerano se allungati più del 6 % della loro normale lunghezza, i tendini non sono neppure preposti all’allungamento).
Come rafforzare i legamenti?
Per rinforzare con efficacia e in sicurezza articolazioni e legamenti, si consiglia di praticare con costanza un’attività fisica come il nuoto. I movimenti eseguiti in acqua, infatti, aumentano la mobilità delle articolazioni e la loro resistenza, ma senza pesare sulla colonna vertebrale.
Quali dolori provoca il tunnel carpale?
I sintomi della sindrome del tunnel carpale consistono in alterazioni della sensibilità, intorpidimento, formicolio e dolore alle prime tre dita della mano e alla metà del quarto dito, dal lato del pollice. A volte può essere colpita tutta la mano.
Quali sono i fattori che influenzano la mobilità?
Oltre i muscoli, vi sono altri fattori che influenzano la mobilità articolare: fra questi, la struttura ossea, cioè la distanza tra le parti terminali di due o più ossa, il patrimonio genetico, l’età.